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Caso Fototeca, l'opposizione attacca la Giunta Mini: "Smantellato il nostro patrimonio culturale"

Il gruppo consiliare di opposizione Castelfranco Unita esprime la sua più ferma condanna e profonda preoccupazione per l'ultima decisione della Giunta Mini, che con una delibera di inizio agosto ha disposto l'allontanamento dell'associazione "La Fototeca" dalla sua storica sede presso la Biblioteca Comunale, dopo oltre 50 anni di ininterrotta attività.

Questo atto rappresenta, a nostro avviso, il culmine di una strategia politica volta a indebolire sistematicamente il tessuto sociale, culturale e aggregativo del nostro Comune. Questo grave episodio, infatti, non è un caso isolato ma l'ultimo tassello di un quadro allarmante. Ricordiamo il tentativo, ritirato solo in seguito alla sollevazione popolare, di sottrarre i reperti del museo di Orentano. A questo è seguito l'azzeramento della programmazione teatrale con la cancellazione di "Vetrina Teatro", storico pilastro culturale della nostra comunità da oltre 30 anni.

Né possiamo tacere la rimozione dello spazio polivalente a Villa Campanile, che ha privato la frazione di un ambulatorio medico e di un servizio di patronato essenziale per gli anziani. Non possiamo infine dimenticare la drastica riduzione dell'orario della Biblioteca Comunale, imposta con la scusa dei "buchi di bilancio", smentita poi dall'avanzo di amministrazione di mezzo milione di euro certificato a luglio.

"È una strategia che non riusciamo a comprendere e che non possiamo accettare", dichiarano i consiglieri Grossi, Pertici, Duranti e Benedetti di Castelfranco Unita. "Assistere a questo metodico smantellamento del nostro patrimonio è vergognoso. Decisioni gravi vengono prese senza alcun confronto, calpestando decenni di storia e di volontariato. Questa volta si colpisce un'associazione viva e attiva: pensiamo al suo storico corso di fotografia, un'iniziativa che dal 1979, da quasi cinquant'anni, si tiene proprio nei locali della Biblioteca Comunale, che coinvolge ogni anno tantissimi ragazzi anche dai Comuni limitrofi. Separare questa realtà dalla Biblioteca significa cancellare un patrimonio di mostre, di formazione e, soprattutto, la custodia del nostro archivio fotografico storico. Un'amministrazione dovrebbe sostenere e valorizzare queste realtà, non sfrattarle".

L'intento appare chiaro: demolire ogni spazio di aggregazione che rappresenti una memoria storica o un pensiero libero. Le domande sorgono spontanee: come si può governare contro la propria comunità? Perché demolire la storia del proprio paese? Esiste un assessore alla cultura in questo Comune? Perché il suo operato, quello di Nicola Sgueo, finora è stato caratterizzato solo da tagli, chiusure e danni. Un paese non si governa cancellandone la memoria. Castelfranco merita un futuro, non di diventare un luogo isolato e senza identità.

Merita un'amministrazione che unisca e costruisca, non che divida e demolisca. Come gruppo consiliare, continueremo a dare voce ai cittadini e alle associazioni e a opporci fermamente a questa politica distruttiva in tutte le sedi opportune.

Gruppo opposizione “Castelfranco Unita”

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