Studioso e attivista, è scomparso Aldo Zanchetta
Se ne è andato Aldo Zanchetta, studioso e attivista di Lucca. Laureato in chimica, aveva lavorato nel settore tecnologico-farmaceutico per poi fare il coordinatore della Scuola per la Pace della Provincia di Lucca. Con questo ruolo aveva conosciuto molte realtà indigene del Centro e Sudamerica. Zanchetta aveva curato libri, collane e molte pubblicazioni dedicate ai saperi indigeni e ai movimenti sociali latinoamericani.
Zanchetta era un imprenditore sui generis: esperto di innovazioni tecnologiche, affiancava il lavoro in azienda all’impegno nel volontariato per aiutare i più bisognosi, che lo indusse poi ad aprire la Fondazione Neno Zanchetta per i diritti comunitari dei popoli indigeni dell’Amerinda.
Negli anni Novanta era stato anche impegnato in politica come amministratore del Comune di Capannori: vicesindaco all’inizio del mandato del sindaco Micheloni per il Pds, poi successivamente candidato per Rifondazione comunista e Ambiente e Futuro.
Il Csa Intifada di Empoli lo ricorda con una nota: "Ci siamo conosciuti nel 1996 in Chiapas a Oventic e ritornando in Toscana costruimmo il coorditamento toscano di sostegno alla lotta zapatista, insieme mettemmo a frutto gli insegnamenti zaptisti scrivemmo i patti di amicizia con i Municipi autonomi e i tanti comuni toscani, tra i primi ad aderire fu il comune di Empoli, furono anni intensi di incontri e progetti con le municipalità autonome zapatista. Aldo ci mancherai un abbraccio alla famiglia e un saluto a pugno chiuso".
Così la Federazione di Lucca del Partito della Rifondazione Comunista: Apprendiamo con sgomento della morte improvvisa di Aldo Zanchetta grande e generoso attivista impegnato per molti anni nella difesa dei diritti dei popoli oppressi (dal Chiapas al Kurdistan passando per la Palestina ) e nei movimenti contro la guerra. Fra i ricordi più recenti, la sua presenza, a metà Marzo, ad un'iniziativa sul Confederalismo Democratico nel Nordest della Siria, tenutasi alla Casa del Popolo di Verciano. Caro Aldo ci mancherai. Un forte abbraccio ai suoi cari".
"Con grande dispiacere abbiamo appreso questa sera della morte del nostro caro amico Aldo Zanchetta. La Biblioteca Popolare vuole ricordarlo come uno studioso e attivista instancabile, sempre attento al presente, una voce importante e mai banale nel panorama del pacifismo lucchese e internazionale. Le nostre molte collaborazioni culturali e politiche, pur nella diversità di percorsi erano affiancate dalla sua costante presenza ai pranzi della Biblioteca, perché Aldo sapeva che il sostegno si fa anche attraverso la socialità, e perché ci voleva bene e stava bene con noi.
Ciao Aldo, ai nostri pranzi ci sarà sempre una sedia per te (finché non servirà, perché figuriamoci, mai lasceresti in piedi qualcuno!) Ci mancherai tanto" scrivono dalla Biblioteca Popolare di San Concordio.
Questa, invece, la testimonianza dei rappresentanti della Scuola della Pace: “Ricordiamo con affetto Aldo Zanchetta. Coordinatore della Scuola per molti anni, durante il mandato Tagliasacchi, ha segnato indelebilmente il mondo della cooperazione e della solidarietà internazionale della nostra provincia e non solo. Ideatore dei Forum della Solidarietà Lucchese nel Mondo nei primissimi anni 2000, è stato da sempre un osservatore attento e scomodo della politica internazionale e delle storture spesso provocate dalle Ong occidentali: questa era la filosofia dei Forum, luogo di discussione con testimoni provenienti da molte parti del mondo, dall'Africa all'America Latina, dal Medio Oriente all'Europa orientale. Sempre vicino alle lotte e alle rivendicazioni dei popoli indigeni dell'America Latina, Aldo ha promosso una profonda riflessione sui diritti umani, troppo spesso declinati in veste occidentale. Grande conoscitore del pensiero del filosofo Ivan Illich, ha lavorato incessantemente per la crescita della Scuola per la Pace, per una riflessione sui temi della pace, della globalizzazione, dei diritti umani. La Scuola per la pace ricorda con grande partecipazione il suo impegno, la sua caparbietà, i suoi spigoli, le sue aperture e soprattutto la sua grande passione per la giustizia. Grazie per tutto Aldo!”