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Scuole del Centro Italia: amianto a Firenze e Pisa, a Massa tutte necessitano interventi urgenti

In Italia sul fronte dell’edilizia scolastica negli ultimi 25 anni la scuola italiana arranca. Non solo è fragile, ma continua a soffrire di forti disuguaglianze territoriali, con divari strutturali e funzionali. I fondi stanziati per la manutenzione, straordinaria e ordinaria, sono sempre pochi e frammentari e in alcuni casi diminuiscono. A dimostrarlo i dati relativi al 2024 ma anche a quelli degli ultimi 25 anni raccolti da Legambiente nel suo ultimo report nazionale “Ecosistema Scuola”, giunto alla XXV edizione, e che diffonde oggi in occasione del suono della campanella per milioni di studenti e studentesse.

Al Centro Italia la popolazione scolastica è formata da 359.507 persone, distribuite in 2.062 edifici scolastici. Dall’Anagrafe sono state prese tante informazioni tra cui quelle che riguardano gli impianti di condizionamento e ventilazione degli edifici, riportando dati estremamente bassi: solo il 7,2% a livello nazionale degli edifici scolastici dispone di impianti adeguati. La situazione si presenta critica in tutte le aree geografiche: 7,4% al Nord, 7,7% al Centro, appena 5,4%. Anche i dati nazionali sulle certificazioni degli edifici scolastici mostrano una situazione ancora lontana dagli standard di sicurezza e qualità che dovrebbero essere garantiti in ogni scuola. Al Centro Italia, il collaudo statico è presente nel 47,5% degli edifici (e in meno della metà degli edifici in Sud e Isole), peggio invece per il certificato di agibilità presente solo nel 33,5% degli edifici, mentre quello di prevenzione incendi è presente nel 59,7% degli edifici. Buoni invece i dati per quanto riguarda la presenza di accorgimenti per superamento delle barriere architettoniche presenti nel 90,7% degli edifici del Centro Italia.

I dati relativi al rischio ambientale indoor sono tra i più difficili da raccogliere. Molte amministrazioni comunali non sono in grado di fornire informazioni complete, segno di una scarsa attenzione o di una carenza strutturale nei monitoraggi ambientali sulla presenza di amianto nelle scuole. Al Centro Italia, su dieci edifici scolastici monitorati, sei hanno bonificato l'amianto in tutti gli edifici e in sette edifici è invece ancora presente l’amianto. Firenze e Pisa spiccano tra le città italiane che presentano edifici con amianto non bonificato, Lucca invece è parte di quelle che non hanno effettuato il monitoraggio dell’amianto mentre Arezzo e Pistoia non hanno fornito dati sul monitoraggio di amianto.

In tema di adeguamento sismico, il Centro Italia è l’area più attiva con il 78,6% dei comuni coinvolti e il 4,9% degli edifici interessati. Inoltre, risulta la zona di Italia con numero più alto di scuole edificate secondo criteri di bioedilizia. Firenze, Livorno, Massa e Pistoia si sono distinte per aver realizzato scuole nuove negli ultimi 5 anni, secondo criteri di bioedilizia. Nel Centro Italia, il 41,1 % degli edifici necessitano di interventi di manutenzioni urgenti. Guardando alla manutenzione straordinaria nel suo complesso, il 44,5% di edifici al Centro ha ricevuto la manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni. In particolare la città di Massa risulta tra quelle che ha dichiarato che tutti gli edifici scolastici necessitano di interventi di manutenzione urgente. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria invece Pistoia, è la seconda città Italiana (dopo Bolzano) per capacità di spesa con 114.465 euro stanziati.

L’analisi dei dati sull’efficientamento energetico evidenziano quanto sia ancora lungo il percorso per rendere le scuole italiane realmente sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico. Al Centro sono stati realizzati interventi di efficientamento energetico solo nel 7,5% degli edifici. Per quanto riguarda l’uso di fonti rinnovabili, vengono usate solo nel 18,5% degli edifici. Ancora bassa anche la presenza di strutture per lo sport come palestre, campi esterni e piscine, presenti solo nel 40,3% degli edifici scolastici. Il Centro è l’unica zona a superare la media nazionale con il 32,9% di edifici dotati sia di impianti interni che esterni, e con il 65,3% di edifici con giardini e aree verdi fruibili.

Bene invece per il servizio scuolabus, infatti il Centro è l’area più servita (26,6%), invece il pedibus (servizio che promuove percorsi sicuri a piedi casa-scuola) è attivo solo nel 4% degli edifici. Gli attraversamenti pedonali sono presenti nell’83% degli edifici. Le misure per limitare la velocità dei veicoli nei pressi delle scuole sono ancora poco diffuse nel Centro (presenti solo nel 14,3%).

Pistoia è tra le amministrazioni che spendono di più nel servizio di pre e post scuola, necessario per garantire un’offerta educativa più completa e inclusiva. Nel Centro Italia mediamente vengono stanziati 9,04 € stanziati per finanziare progetti educativi nelle scuole (media per studente, a fronte di una media nazionale di 17,38 euro). Per quanto riguarda il wi-fi è diffuso nell’85,1% delle scuole del Centro.

Le mense invece sono presenti nel 71,1% degli edifici del Centro Italia, con il 100% delle amministrazioni che garantisce l’accesso alle famiglie a basso reddito e nel 93% dei casi vengono serviti piatti biologici, con un 62,9% di media di ingredienti biologici utilizzati nei piatti di base biologica o vegetale. In sintesi, cresce l’attenzione alla qualità del cibo e alla sostenibilità.

Infine, per quanto riguarda la raccolta differenziata di tutti i materiali, nel centro si ricicla l’ 82,5% della plastica, il 65,8% del vetro, il 68,7% dell’organico, 82,5% carta. Il Centro mostra performance più basse, soprattutto per alluminio (56,9%), pile(30,5%) e RAEE (17,2%).

Il report completo XXV edizione di Ecosistema Scuola, realizzato in collaborazione con Fassa Bortolo, su www.legambiente.it

Fonte: Legambiente Toscana - Ufficio Stampa

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