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Crocifisso in Consiglio comunale, Castelfranco Unita: "Rifiutati i nostri emendamenti"

Sorprende che la maggioranza di centrodestra di Castelfranco di Sotto non abbia voluto accogliere la nostra proposta per giungere a Si unanime all’esposizione del Crocifisso in Consiglio comunale. Ricordiamo che, in rispetto alla laicità, le aule di rappresentanza delle istituzioni non dovrebbero avere alcun simbolo. Il Consiglio comunale è pienamente significativo con i simboli dell’istituzione cui appartiene, ovvero le bandiere dell’Italia e dell’Europa e il gonfalone del Comune. È questo un principio di laicità a tutela delle istituzioni che non va frainteso con l’indifferenza o il rifiuto della religiosità. Non a caso le nostre aule parlamentari, Camera e Senato, non espongono il Crocifisso. Se questo avviene dopo ben 19 legislature, di cui buona parte a guida democristiana, vuol dire che ci sono fondate ragioni di cui tenere conto.

Riconosciamo i valori universali che il Crocifisso rappresenta come la pace, la solidarietà, la fratellanza e la giustizia. Per questo, avevamo dato il nostro voto favorevole, a condizione che l'Amministrazione comunale di centrodestra si impegnasse a tradurre questi principi in azioni concrete per la nostra comunità quali promuovere attivamente iniziative di dialogo interreligioso e interculturale nonché impegnarsi a divulgare il messaggio di pace e fratellanza legato ai valori universali con eventi pubblici. Tra l’altro proprio poche settimane prima del Consiglio il Sindaco Mini aveva preso parte al Giubileo dei Governanti e Amministratori dove Papa Leone XIV aveva sottolineato, tra le altre cose, come la politica può fare molto per promuovere "un rispettoso e costruttivo incontro tra le diverse comunità religiose".

Quale occasione migliore per il Sindaco per mettere subito in pratica nel suo Comune le indicazioni del Papa. La nostra disponibilità a votare SI avrebbe inoltre fatto registrare un voto all’unanimità, di grande significato per l’argomento che si andava a trattare. Invece niente. I nostri emendamenti sono stati rifiutati e senza nemmeno una motivazione. Evidentemente la destra ha voluto accaparrarsi la "proprietà" di questo simbolo e rivendicarne l’esclusiva per farne una bandiera politica. Dite voi se questo non è un uso strumentale del Crocifisso. La destra ha scelto il simbolo ma ha messo da parte il significato.

Noi di Castelfranco Unita continueremo a lavorare per una comunità che, nel solco dei principi laici della nostra Costituzione, sappia tenere insieme le proprie tradizioni e la capacità di dialogare, per offrire alle nuove generazioni un orizzonte di fraternità e non di muri.

Fonte: Gruppo Consiliare Castelfranco Unita

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