Empoli, protesta davanti al Bar Cristallo contro Vannacci. La Lega condanna
"Una sinistra totalitaria, che decide chi può esprimere le proprie opinioni e chi no". Questa la forte accusa che la Lega ha mosso ai manifestanti che ieri, al termine dell'evento pro-Palestina, si sono spostati davanti al Bar Cristallo, che nei giorni scorsi aveva ospitato Roberto Vannacci, in visita a Empoli per la presentazione dei candidati della Lega del collegio Firenze 3.
Il gruppo, fermatosi davanti al locale, avrebbe acceso fumogeni e - secondo quanto riportato dalla Lega - avrebbero rivolto insulti verso il bar e verso il personale. Il tutto è accaduto sotto gli occhi delle forze dell’ordine, che non sono dovute intervenire dal momento che non si è verificata alcuna violenza fisica.
La Lega è andata all’attacco condannando duramente l’episodio e definendolo “un vile gesto da parte di chi rifiuta il confronto democratico. Una contestazione portata avanti vigliaccamente a distanza di giorni, colpendo un’attività che nulla ha a che vedere con lo scontro politico. Un atto compiuto da chi sceglie la violenza e usa l’intimidazione come strumento di prevaricazione”.
“Non c’è stato alcun atto di violenza - replica Armando De Matteis, di Csa Intifada Empoli -. Come avevamo già chiarito in un precedente comunicato, Empoli antifascista e antirazzista non ha tempo da perdere dietro a questi personaggi. Il nostro è stato un intervento per ribadire che nell’Empolese Valdelsa non c’è spazio per Vannacci né per valori come razzismo e fascismo che lui stesso porta avanti”.
Di fronte alle accuse di scarsa democraticità e totalitarismo mosse dalla Lega, De Matteis afferma: "Surreale essere chiamati fascisti dalla Lega - conclude -. Non si può più dire di essere antifascisti?"
La manifestazione, da quanto appreso, si è svolta senza necessità dell’intervento delle forze dell’ordine e senza episodi di violenza fisica. Resta la polemica della Lega sui metodi di espressione utilizzati dai manifestanti, i quali hanno ribadito la loro contrarietà alla figura, sempre molto discussa, del generale Vannacci.