Regionali, Fossi (PD) risponde a Donzelli (FdI): "Pronti a battaglia durissima contro i Cpr in Toscana"
Il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi interviene sulle dichiarazioni di Giovanni Donzelli (FdI) a proposito dei Centri per il rimpatrio. “Da Donzelli solo propaganda elettorale che non tiene conto delle reali esigenze della Toscana. Pronti a fare una durissima battaglia politica per impedire che nella nostra regione sia presente un qualsiasi luogo dove vengono negati i diritti umani”, ha affermato Fossi.
Nel mirino del segretario dem l’annuncio di Donzelli di voler procedere “anche senza l'ok della Regione”. Una posizione che, secondo Fossi, “dimostra ancora una volta l'atteggiamento autoritario di questo governo, che preferisce l'imposizione al confronto democratico, senza tenere conto delle reali necessità del territorio”.
I CPR, aggiunge, “non sono la soluzione ai problemi della sicurezza e dello spaccio: l’esperienza dimostra che questi centri non affrontano le cause strutturali dei fenomeni migratori e della criminalità, ma rappresentano veri e propri centri di detenzione dove vengono negati i diritti umani”.
Per Fossi, la Regione non pratica “ostruzionismo senza senso”, ma porta avanti “una politica seria e responsabile basata sulla legalità e l’integrazione attraverso un modello di accoglienza diffusa che il governo tenta di distruggere con ogni mezzo”.
E conclude: “Come Partito democratico siamo pronti a fare una battaglia durissima affinché la Toscana, terra dei diritti di tutte e di tutti, non sia complice delle scelte sbagliate di questo governo che non migliorano la sicurezza ma alimentano tensioni sociali”.
Sulla vicenda è intervenuta anche Marta Logli, capolista del PD di Prato: "Aria di campagna elettorale e l’onorevole Donzelli torna alla carica con l’idea di far nascere in Toscana i centri per il rimpatrio accordandosi direttamente con il governo. Sappiamo bene che i CPR - così come i centri di detenzione albanesi e libici, passando per alcune carceri italiane che riversano in condizioni fatiscenti - sono luoghi dove vengono applicate politiche che violano diritti umani, ma che non hanno mai reso nessuna città o regione più sicura.
Siamo una regione che sta dalla parte dei diritti, che pratica l'accoglienza diffusa, che sa che è solo con canali d'ingresso regolari e col superamento della Bossi-Fini che l'immigrazione potrà essere finalmente gestita da fenomeno ordinario e strutturale, e produrre coesione e benessere. In Toscana non c’è spazio per costruire luoghi di dolore: dobbiamo scardinare il paradigma della disumanizzazione e della cultura dello scarto, per questo come Partito democratico ci opporremo con tutte le forze".
Luca Rossi Romanelli (M5S): "I CPR sono fabbriche di sofferenza. Basta propaganda sulla pelle delle persone"
"Donzelli parla di sicurezza ma propone solo propaganda. I CPR non sono la soluzione: sono fabbriche di sofferenza, inutili e costose, che violano diritti fondamentali senza garantire alcun risultato concreto sui rimpatri" - così è intervenuto Luca Rossi Romanelli, candidato del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Firenze 1.
"L’idea di aprirne addirittura due in Toscana, con uno “speciale” per gli spacciatori, è grottesca e pericolosa: non serve a fermare il traffico di droga né a garantire più sicurezza, ma solo a inventare nuove prigioni senza processo. La verità è che i CPR non risolvono nulla: chi vi entra spesso non viene rimpatriato e dopo mesi di detenzione amministrativa torna libero, con l’unico risultato di aver riempito di soldi le tasche dei gestori privati.
Il Movimento 5 Stelle non accetterà mai che si faccia campagna elettorale sulla pelle delle persone. La sicurezza si costruisce investendo in scuola, lavoro, prevenzione sociale, forze dell’ordine e magistratura, non rinchiudendo esseri umani in centri disumani.
La Toscana non ha bisogno di gabbie: ha bisogno di diritti, dignità e politiche serie. Donzelli e Fratelli d’Italia smettano di agitare fantasmi e spieghino ai cittadini perché vogliono sprecare milioni in strutture inutili invece che in ospedali, scuole e trasporti. Noi saremo la voce di una Toscana che non si piega alla paura e non accetta la propaganda securitaria".
Francesco Michelotti (FdI): "Modo efficace e concreto per assicurare risultati in tema di legalità e sicurezza"
Sulla questione, si è espresso anche l'Onorevole Francesco Michelotti, deputato e coordinatore della campagna elettorale di Fratelli d'Italia, che ha affermato: “La proposta dell’Onorevole Donzelli, vice presidente del. Copasir, di realizzare due Cpr in Toscana, è la naturale conseguenza del lavoro che stiamo facendo e del programma che Fratelli d’Italia vuole porre in essere: ‘melonizzare’ la Toscana. I decreti sicurezza, i tanti provvedimenti fatti per sostenere le forze dell’ordine e per dar loro strumenti a garanzia di legalità e sicurezza, devono culminare in una scelta, che è quella fisiologica, di avere, nella nostra regione, due Cpr: uno per i clandestini, l’altro per gli spacciatori.
Si tratta di un modo efficace per assicurare un risultato concreto alle politiche del governo Meloni in tema di legalità e sicurezza e il fatto che la Regione Toscana, in questi anni, abbia fatto ostruzionismo è gravissimo e i risultati, purtroppo, sul territorio, sono tangibili. Emiliano Fossi si è già posto in modo contrario, gettando la maschera, e sostenendo che, se continuerà a governare il Pd, in Toscana non ci sarà spazio, privando così l’amministrazione di uno strumento importante come i Cpr. La verità è che il Pd è contrario ad una proposta pensata per proteggere i cittadini da criminalità e degrado.
Con FdI vengono garantite legalità e sicurezza anche in Toscana, quindi la proposta dell’On. Donzelli non solo rappresenta un nostro cavallo di battaglia, ma sarà il primo punto che realizzeremo quando avremo vinto nella nostra regione. Dare fiducia a FdI è sinonimo di voler metter al primo posto sicurezza e legalità. I cittadini sapranno decidere tra chi non vuole fare nulla per tutelarne la sicurezza, come Fossi, e chi invece, come FdI, vuole l’esatto contrario”.