gonews.it

Sanità e liste d’attesa in Toscana, i candidati a confronto. Tomasi: "Il privato non è il male assoluto"

Tomasi apre al privato come risorsa, Bundu punta a reinternalizzare i servizi e Giani sottolinea il calo del 15% delle liste d’attesa

Si è parlato di sanità e liste d’attesa al confronto tra candidati per la Regione Toscana, organizzato a Firenze da Savethecity. Sull’argomento è intervenuto Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra, che ha sottolineato come "il privato non sia il male assoluto".

Secondo Tomasi, almeno il 51% dei toscani ricorre già oggi a strutture private a causa delle lunghe liste d’attesa, mentre circa l’8% rinuncia a curarsi per mancanza di risorse personali, un dato che definisce "inadeguato per una regione moderna come la nostra, dove la sanità ha punti di eccellenza".

Il candidato ha aggiunto: "Non importa chi esegue la prestazione, pubblico o privato. Ciò che conta è rispettare due criteri fondamentali: indicazioni chiare da parte del sistema pubblico e controlli immediati sulla qualità delle prestazioni. Con queste regole, il privato può diventare una risorsa concreta, senza lasciare scappatoie, perché oggi molti si rivolgono al privato proprio perché il pubblico non esercita pienamente queste funzioni".

"Vogliamo abbattere in tre anni le liste d’attesa" per la sanità in Toscana, "puntando anche a un utilizzo più mirato degli esami diagnostici invece di incentivare il privato, utilizzare i fondi per stabilizzare il personale e reinternalizzare i servizi", dichiara Antonella Bundu, candidata di Toscana Rossa alla presidenza della Regione Toscana.

Intanto anche Eugenio Giani, presidente della Regione e candidato del centrosinistra per un secondo mandato, è intervenuto a margine dell'evento affermando che "rispetto allo scorso anno, le liste d’attesa sono diminuite di almeno il 15%. Nel bilancio regionale sono già stati previsti 20 milioni di euro per ridurre ulteriormente i tempi di attesa. La sanità toscana è seconda in Italia - ha proseguito - secondo la Fondazione Gimbe, Agenas e altri enti di valutazione, su 300 indicatori emerge la qualità e l’eccellenza delle nostre prestazioni. Anche le liste d’attesa vanno valutate in questo contesto, perché le nostre visite sono tra le migliori".

Exit mobile version