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FdI Empoli si astiene sul Garante per la disabilità: "Non può essere una figura simbolica"

Per i consiglieri Carriero, Peccianti e Di Stefano, necessaria più autonomia: "Deve essere istituzionalmente indipendente. Solo così può svolgere con autorevolezza la sua funzione di tutela e vigilanza"

Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Empoli – composto da Cosimo Carriero (capogruppo), Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano – ha scelto di astenersi sul voto relativo alla mozione di maggioranza per l’istituzione del garante per la disabilità. Una decisione maturata con senso di responsabilità e spirito di coerenza politica. Già nel marzo scorso, infatti, Fratelli d’Italia aveva presentato una mozione per introdurre questa figura di garanzia, ricevendo un netto rifiuto dalla maggioranza, che si trincerò dietro la motivazione che tale proposta fosse già contenuta nel proprio programma elettorale. Un atteggiamento che dimostrò, allora, la scarsa volontà di aprirsi a una logica di condivisione istituzionale su un tema che avrebbe meritato la più ampia unità, considerato che era trascorso quasi un anno dall’insediamento della giunta senza alcuna concreta iniziativa in materia.

Il gruppo di Fratelli d’Italia ritiene che la figura del garante per la disabilità debba possedere quella autonomia e indipendenza necessarie a svolgere pienamente la propria funzione: vigilare sul rispetto dei diritti delle persone con disabilità, segnalare criticità, monitorare l’attuazione delle politiche e, se necessario, denunciare eventuali inadempienze anche da parte dell’apparato comunale. Eppure, la mozione approvata dalla maggioranza disegna un garante che il sindaco può nominare e revocare senza alcun passaggio in Consiglio comunale. Questo meccanismo, a nostro avviso, svuota il ruolo della sua autorevolezza e riduce l’istituzione a un atto di mera facciata.

Peraltro, si tratta di una figura prevista a titolo gratuito, quando vengono retribuiti incarichi di coordinamento su programmi culturali che, per importanza e funzione, non possono certo essere considerati di pari rilievo rispetto a quello di un garante per la disabilità, che deve avere specifiche competenze di settore – in primis giuridiche – oltre che una indiscutibile autonomia operativa e di giudizio. Cosimo Carriero, capogruppo FdI, sottolinea: "La maggioranza ha perso un’occasione di confronto e di condivisione. Il garante per la disabilità non può essere una figura simbolica o legata alla discrezionalità del sindaco, ma deve essere istituzionalmente indipendente e riconosciuto da tutto il Consiglio comunale. Solo così può svolgere con autorevolezza la propria funzione di tutela e vigilanza".

Francesca Peccianti aggiunge: "Quando lo scorso marzo presentammo la nostra mozione, la maggioranza scelse di bocciarla senza nemmeno un’apertura al dialogo. Oggi, a distanza di mesi, propone lo stesso obiettivo ma con un’impostazione che ne svuota i contenuti di indipendenza. Questo dimostra come si sia preferito privilegiare la logica della bandierina politica piuttosto che un serio lavoro istituzionale nell’interesse delle persone con disabilità".

Infine, Danilo Di Stefano evidenzia: "Non basta istituire il garante se poi lo si rende privo di autonomia. Le persone con disabilità hanno bisogno di una figura che sappia rappresentarle con libertà, anche nel denunciare eventuali criticità interne al Comune. Con il modello approvato dalla maggioranza si rischia invece di creare un garante debole, legato a logiche di parte, e quindi poco utile a garantire realmente diritti e inclusione".

La scelta dell’astensione nasce dunque non da un’opposizione di principio, ma dalla volontà di richiamare la maggioranza a un approccio più serio e rispettoso: un garante per la disabilità non deve essere un adempimento burocratico o un titolo da esibire, bensì un presidio di civiltà, credibilità e partecipazione democratica. Fratelli d’Italia continuerà a vigilare affinché la nuova figura non rimanga un simulacro, ma si traduca in un reale strumento di tutela e promozione dei diritti delle persone con disabilità, nel rispetto di quella autonomia che sola ne può garantire l’efficacia.

Fonte: Fratelli d'Italia Empoli

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