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Leopolda 13 concentrata sui giovani. Renzi su Firenze: "servirebbe un assessore alla mobilità bello tosto"

L'ingresso della Leopolda (foto archivio gonews.it)

Con un'edizione caratterizzata da una forte presenza giovanile, si è aperta oggi a Firenze la Leopolda 13. Ad inaugurare la kermesse è stato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha subito sottolineato la novità principale di quest'anno: "A questa edizione c'è un sacco di ragazzi rispetto agli anni scorsi, quindi l'obiettivo è soprattutto concentrato su di loro".

L'aumento dei partecipanti, ha spiegato Renzi, è dovuto anche alla presenza degli iscritti alla scuola di formazione politica del partito, che si uniscono al tradizionale pubblico dell'evento. "Ci sarà il solito entusiasmo della Leopolda ma è un evento diverso rispetto agli altri anni", ha affermato il leader di IV, anticipando una kermesse ricca di contenuti. "Le proposte sono sempre il marchio di fabbrica della Leopolda", ha aggiunto, evidenziando la presenza di un parterre variegato: "c'è un po' di governo, un po' di Pd, un po' di sindaci che sono di Pd e altri che non sono Pd. Quindi sarà una bella Leopolda".

Durante il suo intervento di apertura, Renzi non ha risparmiato una stoccata all'amministrazione fiorentina, affermando che in città "servirebbe un assessore alla mobilità bello tosto", parole che hanno suscitato l'applauso della platea, in particolare per Massimo Mattei, ex assessore della giunta Renzi, presente in sala.

Il senatore ha poi dedicato una dura critica a quanto accaduto al teatro di Reggio Emilia, dove il sindaco Marco Massari è stato fischiato mentre premiava la relatrice speciale dell'Onu Francesca Albanese e si chiedeva la liberazione degli ostaggi. Renzi ha definito l'episodio "una brutta pagina". Pur rispettando la libertà di pensiero, ha condannato fermamente l'accaduto: "Notevole vedere il palco di Reggio Emilia, città del primo tricolore, pieno di tanta bella gente. Un po' meno notevole vedere che si fischino coloro che chiedono la liberazione degli ostaggi... l'idea di fischiare chi chiede la liberazione degli ostaggi a me non piace".

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