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Caso Keu: il Movimento 5 Stelle fa il punto sulla 429. Serve bonifica dell'area

Focus sulla 429: “Serve un intervento urgente per sicurezza e fiducia dei cittadini”

Il Movimento 5 Stelle pone in primo piano la situazione critica del lotto 5 della strada 429 ad Empoli, vero epicentro dell’emergenza Keu in Toscana. Qui, circa 8.000 tonnellate di Keu sono state interrate lungo 200 metri di strada, in un’area nota come “cerottone”. “Il disastro Keu sulla 429 ha colpito territori già segnati da esperienze dolorose – ha spiegato Matteo Ferrante, candidato nella circoscrizione 3 alle prossime elezioni regionali, durante la conferenza stampa di questa mattina – il nostro gruppo si è mobilitato sin dall’inizio per affrontare una vicenda tanto complessa quanto drammatica. Parliamo di materiale contaminato: abbiamo sempre preteso chiarezza e risposte concrete. In particolare, la zona del cosiddetto ‘cerottone’ resta fortemente critica e necessita di urgenti interventi di bonifica”.

Sulla gravità della situazione interviene anche Jacopo Maccari, consigliere comunale di Empoli. "Circa 8.000 tonnellate di Keu sono state interrate su 200 metri di strada; le istituzioni, compresa Arpat, sono intervenute tempestivamente applicando teli di sicurezza e installando sistemi per il monitoraggio delle acque. Le analisi finora effettuate non hanno evidenziato valori fuori norma, merito anche dello strato di argilla impermeabile che protegge la falda. Tuttavia, la situazione resta precaria: eventuali cedimenti del terreno potrebbero causare sversamenti e contaminare le acque”.

Necessità di una bonifica definitiva e tutela della salute

A fronte di una messa in sicurezza provvisoria, i pentastellati insistono sulla necessità di una bonifica completa e risolutiva del lotto 5, ribadendo che la sola copertura attuale non offre sufficienti garanzie per il futuro. “La 429 dovrebbe essere bonificata. Prima di poterlo fare c’è da fare la quantificazione dei costi della bonifica e analizzare tutti gli aspetti tecnici, che sono gli argomenti che abbiamo analizzato in questi due giorni con Sergio Costa – spiega Irene Galletti, consigliera regionale – per il trovare i fondi bisogna applicare la regola del “chi inquina, paga”: ci sono una serie di rivalse che è necessario che faccia la Regione Toscana. La cosa primaria è la messa in sicurezza, quella che attualmente è prevista secondo noi non è sufficiente, o meglio, è inadeguata: bisogna cercare un’altra soluzione che sia definitiva perché non si può pensare poi di avere tra uno, due, dieci anni una situazione in cui la messa in sicurezza non è più idonea, la copertura non è più soddisfacente e quindi la matrice rientra in contatto con aria e acqua che è quella che fa rilasciare il cromo esavalente”.

Anche l'onorevole Sergio Costa, già Ministro dell’Ambiente e attuale vicepresidente della Camera, sottolinea la delicatezza della questione: “Se non cerchi qualcosa, sei sicuro che non lo trovi. Ma il rischio che esistano siti orfani contaminati da Keu è concreto: il Movimento 5 Stelle porterà in Regione le proprie competenze per garantire una svolta politica e amministrativa per la tutela di salute e territorio”.

Costa aggiunge: “Non si tratta solo di un pericolo ambientale, ma di un rischio sanitario che può incidere sul DNA, con effetti anche sulle generazioni future. Parliamo di una minaccia che riguarda la vita stessa delle famiglie, dei figli e dei nipoti di chi vive nei territori contaminati”.

Il quadro regionale: monitoraggio, trasparenza e ricadute economiche

Il lotto 5 empolese diventa così simbolo delle criticità diffuse legate all’inquinamento da Keu, che interessa oggi almeno 13 siti accertati in Toscana, ma il numero potrebbe essere molto più alto, tanto da far parlare di una “Terra dei Fuochi” in salsa toscana. Il Movimento 5 Stelle sottolinea che la bonifica dell’area empolese rappresenta una priorità non solo locale ma regionale, in un contesto dove sono già stati stanziati 20 milioni di euro per la riqualificazione e dove il settore della pelle e della moda, già fragile, subisce ulteriori contraccolpi.
La richiesta è chiara: accelerare la bonifica, rafforzare i controlli, garantire trasparenza e individuare responsabilità, con l’obiettivo di restituire sicurezza ai cittadini e fiducia nelle istituzioni.

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