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Frana via Catena, Bruni (FdI): "Rischia di diventare 'storica'"

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Nel consiglio comunale di San Miniato del 30 settembre è stata discussa l’interpellanza presentata a marzo dalla capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesca Bruni.

Il consigliere mette in evidenza che a seguito della frana del novembre 2023 è stato installato un semaforo per regolare il passaggio di automezzi e con i soliti lunghi tempi la Giunta comunale ad aprile 2024 ha finanziato la progettazione e ad aprile 2025 ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economico per un importo totale di 700.000 €.

Ma per l’esecuzione delle opere il Comune ha richiesto un contributo totale alla regione e quindi la situazione è ferma.

La via Catena è una strada nevralgica per il traffico con la zona sud-ovest di San Miniato e soprattutto è interessata dal transito di molti autobus che trasportano gli studenti all’Istituto Cattaneo con viaggi di andata e ritorno per ingresso e uscita e per trasporto alle palestre di tutte le classi dove gravitano circa 850 alunni.

Il semaforo crea ovviamente disagi e code agli utenti e al momento non sappiamo quando inizieranno i lavori sulla frana per ripristinare la viabilità ordinaria.

Il consigliere Bruni ha detto che l’avanzo di amministrazione del 2024 di oltre 3 milioni di euro poteva essere usato per finanziare interamente la spesa di 700.000 euro e porre fine ai disagi, ma l’avanzo è finito in mille rivoli di pochi spiccioli distribuiti a vari interventi. Così come poteva essere previsto il ricorso ad un mutuo.

Anche per il parcheggio e frana del Cencione il Comune di San Miniato ha richiesto un contributo di oltre tre milioni.

E anche la frana di via Catena rischia di diventare una frana “storica” come già successo per quella di via Poggio a Pino ormai dimenticata dal Comune.

Francesca Bruni FDI San Miniato

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