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Vent'anni di museo civico a Montopoli: festa con saluto alla direttrice Baldassarri

Venti anni fa nasceva il museo civico Guicciardini di Montopoli in Val d'Arno. Un luogo che nel tempo ha saputo raccogliere, custodire e valorizzare i tesori del territorio, approfondire storie, tradizioni e radici di una comunità. Si è svolta questa mattina la celebrazione "La memoria che unisce", un momento aperto alla cittadinanza per festeggiare i due decenni di storia del museo.

«Venti anni fa nasceva questo luogo straordinario, un progetto culturale e civile, nato dalla passione e dalla competenza di tante persone, che oggi vogliamo celebrare e ringraziare. – ha aperto la sindaca Linda Vanni –. Penso al sindaco di allora Marco Bonciolini, ma anche a chi non c'è più come Marinetta Nazzi, Silvano Rabai e Daniela Pagni. Grazie all'ufficio cultura del Comune, grazie a Promocultura per il grande lavoro che svolge soprattutto con i bambini e le bambine. Grazie a Monica Baldassarri per il lavoro appassionato e rigoroso di direzione scientifica che ha contribuito alla crescita del museo e non solo. Monica è una delle più grandi conoscitrici del nostro territorio, è stato prezioso il suo impegno, le auguriamo un futuro straordinario».

Una mattinata che ha visto la presenza di molte persone che hanno reso possibile la nascita del museo e che hanno seguito il percorso. Il sindaco di allora, Marco Bonciolini, ha ricordato come nacque l'idea di racchiudere in un unico posto le ricchezze e la storia di Montopoli. La dottoressa Marcella Giorgio ha portato i saluti della Soprintendenza ABAP di Pisa e Livorno, mentre Gabriella Garzella presidente della Società Storica Pisana ha citato le tante conferenze che in qualche modo hanno preparato la strada alle ricerche storiche e alla nascita del museo.

«Per celebrare i venti anni del museo abbiamo pensato – ha spiegato l'assessore alla cultura Marzio Gabbanini – ai 20 oggetti che in qualche modo rappresentano a vario titolo l'identità e la storia dell'esposizione. Lo abbiamo fatto con una mostra temporanea dal nome "20 anni in 20 oggetti", perché ogni cosa scelta racconta una storia precisa del momento in cui è stata ritrovata o del motivo per cui si trova qui. Un museo non è un posto dove si conservano degli oggetti ma è un luogo che racchiude e racconta l'anima di una comunità, la sua cultura, le sue radici. La nostra amministrazione è attenta alla cultura e lo facciamo mantenendo vivo e vitale il museo, organizzando al suo interno iniziative di livello, ma rivolte e accessibili a tutte».
La mattinata è stata anche l'occasione per salutare colei che ha diretto il museo da poco dopo la sua nascita fino ad oggi, Monica Baldassarri, e accogliere il nuovo direttore Antonio Alberti.
«Sono cresciuta insieme a questo luogo – ha detto Monica Baldassarri – e il mio impegno in questi anni è stato offrire al museo prima e al sistema museale di Montopoli poi tutte le carte in regola affinché fosse un'istituzione territoriale. L'idea è sempre stata quella di renderlo un attore protagonista della politica culturale di Montopoli e non solo. Tra le cose più importanti di questi anni cito l'essere riusciti a portare il nome di Montopoli in giro per il mondo grazie a conferenze e convegni nazionali e internazionali che si sono tenute soprattutto sul tema delle terrecotte. Grazie all'amministrazione comunale e a tutti i cittadini e le cittadine per il supporto di questi anni. Confido in tutti voi, che dimostrate un grande affetto per il museo, affinché questo percorso continui; perché ne vale la pena».

«Grazie per l'accoglienza così calorosa – ha detto il nuovo direttore Antonio Alberti - so quanto è importante il museo come realtà culturale territoriale. Essere a Montopoli oggi per me rappresenta un ritorno a casa, qui nel '93 ho scavato la rocca e quel momento ha sancito l'inizio di una serie di importantissime collaborazioni con il Comune».

Fonte: Comune di Montopoli in Val d'Arno - Ufficio stampa

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