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Giani ospite a 'Un Giorno da Pecora': “Se vinco, mi faccio una ciocca rossa”

Eugenio Giani (foto gonews.it)

Dal fioretto al soprannome ‘Il Tartina’, Giani si racconta alla trasmissione di Cucciari e Lauro su Radio 1

"Se divento presidente della Regione Toscana, mi farò una ciocca rossa". È questo il fioretto che Eugenio Giani ha fatto oggi, 7 ottobre, durante la trasmissione 'Un Giorno da Pecora' su Rai Radio1.

Il governatore uscente, di fronte all’insistenza dei conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, ha provato in tutti i modi a svincolarsi dal rito del 'fioretto elettorale', ormai un classico del programma. "Tutti i candidati venuti da noi hanno fatto un fioretto - ricordano i due conduttori - Cosa farà Eugenio Giani se vincerà le regionali? Si tingerà i capelli di rosso?".

In un primo momento Giani ha tentato una via d’uscita più sportiva: "Potrei andare a piedi da Palazzo Vecchio a Santa Maria a Monte". Ma Cucciari e Lauro non hanno ceduto, puntando con decisione sul 'ciuffo rosso'.

Alla fine, il presidente toscano ha capitolato con autoironia: "Certo che una ciocca di rosso, insieme al bianco dei miei capelli, darebbe proprio i colori della Toscana". E poi la promessa ufficiale, con tanto di riferimento storico: "Se divento presidente della Regione Toscana, in onore al Bianco e Rosso che viene da Ugo di Toscana, l’uomo che Dante definisce il Gran Barone dalla Grande Insegna, io mi farò una ciocca rossa". 

Non resta che chiedersi se manterrà la parola data, nel caso di vittoria alle urne del 12 e 13 ottobre.

Ma non è finita qui. Nel corso della puntata, i conduttori non hanno resistito a punzecchiarlo anche sul suo soprannome 'Il Tartina': "Come va con le tartine e le cene elettorali?", chiede maliziosamente Lauro.

Giani replica con una risata: "Vi confido che chi dice questo in realtà mi fa pubblicità! Dà l’idea che io sia sempre presente nelle varie realtà della Toscana. Ma la verità è che non faccio mai in tempo a mangiare: chiamo mia moglie e le chiedo di prepararmi un risotto quando torno a mezzanotte… o all’una!".

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