Il Cardinale Simoni a San Donato a Livizzano rientrando dal pellegrinaggio ad Assisi
Grande festa nella parrocchia montespertolese di San Donato a Livizzano in onore della Santissima Madonna all’inizio del mese di ottobre e lei dedicato. Alla presenza di centinaia di fedeli è stato accolto il Cardinale Ernest Simoni di rientro dal pellegrinaggio ad Assisi nel giorno dedicato a San Francesco patrono d’Italia.
Il Cardinale, che il prossimo 18 ottobre compirà 97 anni per il quale sarà celebrata la Santa Messa e ringraziato il Signore alla parrocchia di San Donato a Livizzano, è partito prima dell’alba da Firenze per giungere ad Assisi dove ha partecipato alla Celebrazione Eucaristica nella Basilica dedicata al “poverello di Assisi”.
Il Porporato fin da bambino fortemente legato alla figura del serafico San Francesco, difatti all’età di 10 anni abbracciò la regola francescana assumendo il nome da novizio di Fra Enrico. Ha affermato il Cardinale “ringrazio il Signore di aver potuto pregare nel giorno dedicato a San
Francesco sui suoi resti mortali ad Assisi; fin da bambino sono cresciuto nel chiostro dei francescani, dove ho studiato ancor prima di abbracciare la regola francescana a 10 anni diventando religioso e coronando il forte desiderio di seguire per tutta la vita il serafico San
Francesco.
Purtroppo, dopo 10 anni il convento fu soppresso e miei superiori e formatori grandi uomini di fede e intellettuali furono barbaramente uccisi, poiché accusati ingiustamente di voler fare una sommossa contro il regime che sempre più in Albania andava affermandosi. Per tutta la vita anche durante la prigionia sempre guadavo ad Assisi pregando San Francesco e Santa Chiara sui quali resti mortali mi recai pellegrino negli anni 90 dopo la mia liberazione dai 28 anni di prigionia e lavori forzati.”
Ad Assisi nei festeggiamenti del Patrono d’Italia era presente la premier Giorgia Meloni, la quale ha salutato personalmente e ufficialmente il Cardinale Simoni, la quale lo scorso gennaio in una missiva inviata a Sua Eminenza ebbe a scriverle: “conoscendola di persona ho avuto possibilità di guardare negli occhi un uomo straordinario, un martire vivente come ha avuto modo di definirla il Santo Padre Francesco. Lei ha sempre resistito, non ha mai perso la fede e ha continuato a proclamare la parola di Dio anche nei luoghi più difficili come nelle miniere di Spaç o nelle fogne di Scutari. Ha trascorsi 28 anni fra prigionia e lavori forzati ma avuto il coraggio di perdonare i suoi aguzzini e tutto ciò fa di lei un autentico testimone del Vangelo.”


Il Cardinale con i tanti pellegrini giunti nella “cittadella mariana” di San Donato in processione ha percorso le strade di Pulica con la statua della Beata Vergine del Roseto Perpetuo. Padre Ernest, non risparmiandosi alle fatiche voleva percorrere il percorso a piedi alla sua veneranda età, ha poi accolto bene volentieri di recarsi in processione a bordo di autovettura d’epoca scoperta insieme al parroco Don Cristian Meriggi messa a disposizione da un fedele. Terminata la processione il presule ha presieduto la solenne Santa Messa celebrata dal parroco e da Don Pierfrancesco Amati già amministratore parrocchiale di San Donato dopo la dipartita dello storico ed amato parroco don Mario Boretti al quale da sempre fortemente legato. Il Cardinale ha pregato e invitato i fedeli a pregare per il Santo Padre e per i governanti, affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria Regina della pace e di San Francesco uomo della pace, possano cessare tutti i conflitti bellici che insanguinano il mondo e tutti gli uomini possano vivere nella pace e nella fratellanza.
Sua Eminenza prima di lasciare la parrocchia ormai con le luci della sera calate su Montespertoli non risparmiandosi dalle fatiche con il suo zelante apostolato alla luce di Gesù buon pastore ha incontrato decine di persone venute da varie parti d’Italia per incontrarlo, pregare con lui e ricevere la benedizione del Signore.
Fonte: Ufficio Stampa