gonews.it

Elezioni, lettera aperta di PaP a sostegno di Toscana Rossa delle liste civiche in Toscana

Lettera pubblica d’invito alle liste Una Città in Comune, Pontedera a Sinistra e Filo Rosso per il sostegno alla lista Toscana Rossa alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, con Antonella Bundu candidata alla Presidenza!

In tutti questi anni abbiamo condiviso percorsi, lotte e battaglie nei territori. Abbiamo visto concretamente come l’alternanza tra Partito Democratico e centrodestra, a livello regionale e locale così come nei governi nazionali, non abbia prodotto alcuna reale discontinuità. Le scelte di fondo sono rimaste le stesse e hanno determinato un’accelerazione verso l’economia di guerra, la privatizzazione e lo smantellamento dei servizi pubblici, l’abbandono dei territori periferici in favore di grandi opere inutili, funzionali soltanto agli interessi dei prenditori e non di chi, su quei territori, vive, studia e lavora.

Nelle vostre esperienze civiche, avete rappresentato coerentemente il bisogno di un’alternativa reale ad un sistema bipolare stantio e autoreferenziale, dando voce ad un sentimento di autonomia e radicalità. Potere al Popolo, insieme a Rifondazione Comunista Toscana, Possibile Toscana e liste civiche come Buongiorno Empoli e Sinistra Progetto Comune, ha costruito una lista che si inserisce nel solco della costruzione dello spazio politico indipendente e autonomo dal bipolarismo a livello regionale, per dare rappresentanza istituzionale alle tante lotte e vertenze che vengono portate avanti nei nostri territori, anche all’interno dei consigli comunali.

Nessun’altra lista, se non Toscana Rossa, si oppone con chiarezza e coerenza alla nuova base militare GIS-Tuscania da 520 milioni di euro — né a San Rossore, né a Pontedera, né altrove. È la posizione del Movimento No Base, che sosteniamo ogni giorno nelle lotte antimilitariste e pacifiste. Pretendiamo la progressiva demilitarizzazione del territorio toscano, a partire dalla chiusura e riconversione ad uso civile della base di Camp Darby.

Nessun’altra lista, se non Toscana Rossa, si oppone seriamente al lavoro povero, precario e sfruttato. Il nostro programma, tra le altre cose, prevede l’introduzione di un salario minimo di almeno 10 euro l’ora indicizzato all’inflazione per tutti i dipendenti pubblici e in appalto della Regione Toscana, spingendo altresì i comuni a fare lo stesso.

Nessun’altra lista, se non Toscana Rossa, si oppone a ogni forma di multiutility e di messa a profitto dei beni pubblici e comuni. Per noi la ripubblicizzazione non è solo una questione di “proprietà” pubblica, ma il punto di partenza per ripensare ad un sistema che metta al centro i cittadini e le cittadine, non chi lucra sui servizi essenziali.

Nessun’altra lista, se non Toscana Rossa, denuncia il paradosso delle “case senza gente e gente senza casa”. In una regione in cui il 90% degli sfratti riguarda casi di morosità incolpevole, noi crediamo, come voi, che debba essere fermata la svendita del patrimonio pubblico, destinando gli immobili all’edilizia popolare, limitando al contempo la gentrificazione continua delle nostre città.

Nessun’altra lista, se non Toscana Rossa, si oppone con fermezza alla cementificazione selvaggia del territorio e alla costruzione di grandi opere inutili, che devastano l’ambiente toscano. Come voi, rifiutiamo un sistema che privatizzi i profitti e fa ricadere i costi sulla collettività: chi ha inquinato e chi è connivente, come nel caso del KEU, deve pagare

Nessun’altra lista, se non Toscana Rossa, si oppone al progressivo processo di accentramento delle funzioni sanitarie, ai tagli e alle esternalizzazioni nel servizio pubblico, che hanno causato un peggioramento vistoso del servizio nonché la precarizzazione del personale sanitario.

Nessun’altra lista, se non Toscana Rossa, si oppone all’apertura di Centri di Permanenza per il Rimpatrio, perché come voi crediamo siano dei luoghi di violazione sistematica dei diritti fondamentali e come voi crediamo invece in un sistema di accoglienza diffuso, dignitoso e solidale.

Nessun’altra lista, se non Toscana Rossa, è composta da candidati e candidate che ogni giorno lottano nei territori: nelle battaglie per il diritto all’abitare, accanto ai sindacati e ai lavoratori e lavoratrici; al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta alla GKN, nel tessile di Prato, alla Piaggio come alla Geofor; al fianco di USB e degli altri sindacati di classe durante gli scioperi generali e nelle oltre cento piazze chiamate per tenere viva l’attenzione sul genocidio a Gaza; al fianco degli studenti e delle studentesse e del movimento per la Palestina.

Come già avviene sul piano delle elezioni amministrative e della vita istituzionale in diversi comuni della provincia di Pisa — da Pontedera a San Miniato, fino allo stesso capoluogo — Toscana Rossa rappresenta un progetto concreto, nato con l’obiettivo di portare anche nel Consiglio Regionale un’opzione autonoma e indipendente dal bipolarismo, la cui assenza si è fatta sentire in questi ultimi cinque anni. Contro la logica del “voto utile”, che in questo Paese non ha prodotto altro che danni e disillusione, crediamo sia necessario rompere questo freno autoimposto che indebolisce la nostra area, quella che ogni giorno prova a resistere e a costruire alternative reali.

Vi invitiamo pertanto a sostenerla perché riteniamo fondamentale che il lavoro indipendente nei consigli comunali possa trovare continuità e forza in una rappresentanza regionale coerente con il percorso istituzionale autonomo che avete e abbiamo costruito nei territori.
 

Potere al Popolo A Pisa

Exit mobile version