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Regionali, Tomasi attacca: "L’8% dei toscani rinuncia a curarsi, non va tutto bene"

Alessandro Tomasi (foto gonews.it)

“Finalmente, dopo il trionfalismo stanco del ‘tutto va bene’, arrivano anche i numeri: l’8% dei toscani rinuncia a curarsi, è tanto, è grave, e aggiungo che il 51% si rivolge per forza alla sanità privata pagando di tasca propria”. Lo ha dichiarato Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, commentando i dati della Fondazione Gimbe, secondo cui nel 2024 300mila cittadini toscani, pari all’8,2%, hanno rinunciato a una o più prestazioni sanitarie.

“Abbiamo un numero scarso di infermieri, stanno lavorando sotto stress come i nostri medici – ha aggiunto Tomasi – ed è grazie al loro sforzo che la Toscana è ancora una regione che può vantarsi della sua sanità, ma che vede alla testa disorganizzazione, nessun pensiero per il futuro, nessuna voglia di affrontare di petto i grandi problemi che sono le liste d’attesa, l’invecchiamento della popolazione e il buco del bilancio strutturale che cuba 200 milioni di euro”.

A replicare è stato Eugenio Giani, presidente uscente e candidato del centrosinistra: “Stanno rientrando tutta una serie di casistiche, e del resto proprio la Fondazione Gimbe ci dice che la sanità toscana è la seconda in Italia, valorizzando l’aspetto dell’eccellenza dei nostri ospedali, delle nostre cure specialistiche e dell’innalzamento dell’età media che è arrivata a 83,5 anni”.

Giani ha sottolineato inoltre che “la sanità toscana, oltre a essere un’eccellenza grazie al forte impegno della Regione che al Fondo Sanitario Nazionale aggiunge 500 milioni nel 2024, dovrà ora puntare, nella prossima legislatura, su forti investimenti per creare la rete territoriale al di là degli ospedali”.

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