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Regionali, Ferrante (M5S): "Contrasti per accordo PD, ma siamo uniti. Pugni su tavolo per Rdc regionale e 23 punti"

Ferrante ottimista sul rispetto dell'accordo. Sul programma: no alla Multiutility, Reddito di cittadinanza regionale, Sanità territoriale, tutela ambiente e bonifica KEU

Non è un mistero che il 'campo largo' sia andato stretto a qualcuno, in particolare a molti dei militanti dei territori del M5S che dopo anni di opposizione contro molte delle misure prese dalla maggioranza di Governo della Toscana guidata dal PD , si sono visti tirati per la giacchetta in un'alleanza considerata per qualcuno un ircocervo. La sensazione che si tratti di una mossa sospinta dall'alto, una sorta di prova generale del 'campo largo' che si potrebbe presentare come baluardo alla Meloni alle prossime Elezioni nazionali, c'è, eppure la decisione è arrivata con un voto dei militanti attraverso l'ormai nota procedura del voto online: la maggioranza, insomma, si è espressa.

Nell'Empolese Valdelsa l'accordo è stato un piccolo terremoto di grado maggiore che altrove: sul territorio il M5S si è sempre più legato alla sinistra civica, come dimostra il sostegno del Movimento a Leonardo Masi (candidato sindaco di Buongiorno Empoli) a Empoli nel 2024 e la convergenza su molti temi portati avanti dall'opposizione contro le scelte del PD, dalla Multiutility al Keu, fino al minore consumo di suolo. Il gruppo empolese, insieme ad esempio a quello di Livorno, era uno di quelli che si era espresso con più forza contro il Giani-bis, con toni molto netti: "Il potere del neoliberista PD toscano non può essere derogato a cambi di persone, in quanto è ben radicato in tutte le istituzioni, nelle associazioni, ed in qualunque centro decisionale. La Toscana non è pronta a questa alleanza". Anche il consigliere e membro locale Jacopo Maccari non aveva risparmiato le sue riserve evidenziando quel "modo diverso diverso di concepire" alcuni temi del M5S rispetto al PD, arrivando a dichiarare di "sostenere il Movimento e i candidati regionali ma con delle limitazioni". Ma usando ancora le parole dello stesso Maccari è prevalso alla fine il "senso di appartenenza e di responsabilità". 

La compilazione delle liste non è stata facile: in primis per lo stesso statuto del M5S che, potendo candidare solo chi aveva esperienze pregresse in elezioni e un numero di preferenze superiore alla media, ha ridotto la lista di nomi; ma ha influito anche la scelta di chi, di fronte all'abbraccio con il PD, si è tirato indietro. I nomi, da quanto appreso, erano una decina scarsa.

A rappresentare al meglio quel "senso di appartenenza e di responsabilità" è stato alla fine Matteo Ferrante, candidato del M5S nel Collegio Firenze 3 Empolese Valdelsa. Ferrante è stato candidato nel Collegio 3 insieme a Simona Terreni, ma la 'seconda' della lista è stata candidata anche nei collegi 3 e 4 e la sua mancata presenza alla presentazione dei candidati a livello locale la dice lunga sul fatto che sia proprio Ferrante il vero candidato-forte del M5S nell'Empolese.

Ferrante è stato ospite degli studi di Radio Lady 97.7 e gonews.it per l'ultima delle interviste a cura del direttore Giovanni Mennillo ai candidati locali.

L'intervista su RadioLady 97.7

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Ferrante, che ha una lunga militanza nel Movimento fin da quando abitava a Roma e sosteneva Virginia Raggi, ammette che qualche scossa di terremoto sul territorio c'è stata: "Non si può negare ciò che è avvenuto all'interno del movimento per questo accordo, ma la maggioranza dei gruppi territoriali ha optato di tener unito il gruppo di M5S, a Empoli ci sono state voci più critiche ma non distruttive. Anche se ci sono state delle frammentazioni, il gruppo è unito".

Sulle scintille pre-voto all'interno della coalizione sui temi dell'aeroporto e delle iniziative elettorali, Ferrante spegne i fuochi rimasti accesi: "C'è stato non uno scontro ma un dibattito sull'aeroporto di Peretola; noi crediamo serva migliorare lo scalo e non potenziare con nuovi Hub, che a livello ambientale sono distruttivi", mentre sulle iniziative elettorali "sono polemiche da giornali, erano state concordate iniziative separate; noi ci sentiamo tranquilli e preparati e pronti per questa elezione regionale".

Anche sul rispetto dei 23 punti dell'accordo, vero 'campo minato' del campo largo, Ferrante sembra positivo, "quei punti reggeranno", ma non fa passi indietro e mette i puntini sulle i dell'alleanza: "Noi ci sentiamo promotori di questo accordo, al punto da battere le mani sul tavolo in consiglio regionale e giunta regionale così da portare avanti non solo una promessa ma un vero e proprio impegno concreto e non fare in modo che questo sia uno slogan ma un vero e proprio patto operativo". Insomma, i metodi di lotta sono cambiati, "non più per combattere dai tavoli dell'opposizione, ma essere più incisivi nella giunta regionale", ma le battaglie rimarranno le stesse. Da fuori a dentro la Giunta, per trasformare la lotta politica in dialogo politico: sarà questa la sfida più grande del Giani-bis.

Sui temi che Ferrante intende portare in consiglio regionale c'è "garanzia dell'acqua pubblica" e "la gestione in-house dei servizi essenziali", con un no deciso alla "quotazione in borsa della multiutility e la promozione di soluzione in-house totalmente pubblica". Molta attenzione poi ai temi dell'Ambiente: si chiede "controllo e la trasparenza ambientale" e "lo stop al consumo di suolo", oltre alla "programmazione di interventi strutturali contro il dissesto idro-geologico"con "incentivi alle imprese per adattare la propria azienda contro i rischi ambientali". Sul KEU, oggetto di un'iniziativa con l'ex Ministri Cotta a Empoli, la proposta è chiara:  "Per ora ci è andata bene. Noi del M5S Empoli e Regionale puntiamo a una messa in sicurezza definitiva e puntiamo a una vera e propria bonifica".

Tra le altre proposte un "Patto per la legalità e buona amministrazione" e il tema della la Sanità: "Dobbiamo creare degli strumenti di autonomia più forti dando più potere ai distretti socio sanitari, ornare sul territorio per dare un'assistenza sanitaria adeguata".

Non poteva mancare ovviamente il tema dei Diritti Sociali, e in particolare il riferimento al reddito di cittadinanza regionale: "Vogliamo inserire un salario minimo regionale per dare decenza a tutti i lavoratori che fanno fatica e un reddito di cittadinanza regionale così da sopperire ciò che non fa l'ADI che per noi sembra insufficiente". Proprio la questione del reddito di cittadinanza regionale è una delle più spinose per la coalizione, dato che molti degli alleati guardano con sospetto al nuovo RdC regionale, o lo sostengono ma con proposte al ribasso. Ferrante però crede che il reddito così come i i 23 punti, in un modo o nell'altro, andranno in porto: "Sono convinto che un compromesso per integrare qualcosa all'assegno di inclusione ci sarà. Non solo sul reddito ma anche su altri punti di cui abbiamo già parlato e parleremo noi ci batteremo affinché tutti i 23 punti vengano discussi e all'occorrenza migliorati".

La strada della coalizione è costellata di buone intenzioni e 23 inciampi, ma a fare l'ago della bilancia sarà anche il peso elettorale del movimento su cui Ferrante traccia un quadro esaustivo: "Ci siamo attestati sull'8-9% al livello locale, a livello regionale indicativamente ci siamo attestati sul 6,40%. L'obiettivo del Movimento è fare di più, ma viste le criticità che permeano da ogni territorio sarebbe perfetto confermare per noi le percentuali delle vecchie regionali".



L'intervista completa

Quanto può reggere coalizione e i 23 punti. Può mantenersi questo accordo e portarsi in regione?

"C'è stato non uno scontro ma un dibattito tra il presidente Eugenio Giani e Giuseppe Conte. Sono uscite delle osservazioni sull'aeroporto di Peretola e sull'intero sistema aeroportuale toscano dove noi crediamo il ruolo del G. Galilei di Pisa deve essere una porta d'accesso per l'infrastruttura Toscana: migliorare Peretola e non potenziare con nuovi Hub, che a livello ambientale sono distruttivi.

La polemica che ho ascoltato nelle ultime ore che la chiusura elettorale venga fatta in due posti diversi, un mancato invito.
Il M5S aveva già redatto un piano per la chiusura della Campagna Elettorale che avverrà domani a Firenze dove anche - per questioni di logistica tutti i candidati parteciperanno - si è deciso all'interno dei coordinatori regionali tra Movimento e PD di fare due chiusure separate per stringersi attorno ai propri attivisti. Questa polemica l'ho letta e credo sia una polemica da giornale ma tra di noi non è scoppiato alcun caso. Mi sento tranquillo e credo che la coalizione rispetti quello che sto dicendo perché ci sentiamo tranquilli e preparati e pronti per questa elezione regionale".

Quei 23 punti reggeranno?

"A livello politico secondo il mio modo di vedere e secondo il Movimento quei punti reggeranno. I 23 punti sono un accordo di coalizione, e noi ci sentiamo promotori di questo accordo, al punto da battere le mani sul tavolo in consiglio regionale e giunta regionale così da portare avanti non solo una promessa ma un vero e proprio impegno concreto e non fare in modo che questo sia uno slogan ma un vero e proprio patto operativo. Questo significa che ci batteremo della riuscita di questo progetto non più per combattere dai tavoli dell'opposizione, ma essere più incisivi nella giunta regionale. Così da portare avanti le nostre battaglie".

Che momento sta vivendo a livello locale il M5S Empolese Valdelsa?

"Non si può negare ciò che è avvenuto all'interno del movimento per questo accordo. Ma la maggioranza dei gruppi territoriali ha optato di tener unito il gruppo di M5S, soprattutto a Livorno e Empoli dove ci sono state voci più critiche ma non distruttive. Si è deciso di approvare questo progetto, che viene da un voto democratico di tutti gli iscritti di M5S toscani. Anche se ci sono state delle frammentazioni, il gruppo è unito e siamo tutti in attesa per vedere quale sarà il modo di incidere al meglio a livello regionale".

Quali sono i punti fondamentali di questa eventuale giunta e quali punti vorrete portare dall'Empolese Valdelsa?

"I punti che vogliamo portare in giunta regionale sono:

La garanzia dell'acqua pubblica; La gestione pubblica dei servizi essenziali, non devono essere esternalizzati dalla cosa pubblica; Il controllo e la trasparenza ambientale per nuove o vecchie strutture. In riferimento al Keu, noi come Empolese Valdelsa ci siamo sempre battuti per questo disastro ambientale; Patto per la legalità e buona amministrazione, per rafforzare i presidi di legalità all'interno dell'amministrazione pubblica; Contrarietà della quotazione in borsa della multiutility e promozione di soluzione in-house totalmente pubblica e gestita dal territorio; Stop al consumo di suolo, soprattutto dopo tutte le recenti alluvioni. La programmazione di interventi strutturali contro il dissesto idro-geologico è una priorità. Per il privato, abbiamo pensato a degli incentivi alle imprese per adattare la propria azienda contro i rischi ambientali con contributo fino a 30mila euro; Sanità e i servizi sociali. Dobbiamo creare degli strumenti di autonomia più forti dando più potere ai distretti socio sanitari. Venire incontro alle necessità dei cittadini che spesso devono fare chilometri per una visita. Tornare sul territorio per dare un'assistenza sanitaria adeguata; Diritti sociali. Vogliamo inserire un salario minimo regionale per dare decenza a tutti i lavoratori che fanno fatica e un reddito di cittadinanza regionale così da sopperire ciò che non fa l'ADI che per noi sembra insufficiente".

Quello del reddito regionale è un limite da non valicare nell'accordo? Se non si arrivasse a una forma di reddito regionale l'accordo sarebbe chiuso?

"Sono convinto che un compromesso per integrare qualcosa all'assegno di inclusione ci sarà. Non solo sul reddito ma anche su altri punti di cui abbiamo già parlato e parleremo noi ci batteremo affinché tutti i 23 punti vengano discussi e all'occorrenza migliorati. La giunta di 5 Stelle all'interno della Regione dovrà impegnarsi a portarli avanti per una riuscita del progetto".

Sul Keu. Alcuni giorni fa c'è stato un incontro. Al momento c'è stata un'impermeabilizzazione mettendo in sicurezza. Voi vorrete fare di più?

"Nell'incontro con l'ex ministro all'ambiente, Sergio Costa ha ribadito dei concetti fondamentali. Il keu che abbiamo rinvenuto sotto la 429 Costa li trova dagli anni '70 nella terra dei fuochi in Campania. Un materiale conosciuto e pericoloso. L'ex ministro ha detto che è importante che il cittadino sia informato della problematica e che si trovi una soluzione non solo ambientale ma anche sanitaria. Questo inquinamento potrebbe provocare dei disastri sanitari. Per ora la 429 è stata messa in sicurezza, ma le falde acquifere sono salve soltanto grazie a una stratificazione di terreno al di sotto di questo inquinante che è argilloso e permette che le acque che attraversano il terreno inquinato non penetrino il terreno delle falde. per ora ci è andata bene. Noi del M5S Empoli e Regionale puntiamo a una messa in sicurezza definitiva e puntiamo a una vera e propria bonifica".

Qual è il vostro peso sul territorio e a che cifra puntate a livello regionale e sul territorio?

"Il nostro peso sul territorio, visti i risultati sul territorio, è abbastanza influente. Ci siamo attestati sull'8-9% al livello locale. A livello regionale indicativamente ci siamo attestati sul 6,40%. L'obiettivo del Movimento è fare di più, ma viste le criticità che permeano da ogni territorio sarebbe perfetto confermare per noi le percentuali delle vecchie regionali".

L'accordo con il PD ha tolto voti al Movimento?

"Per adesso secondo me no".

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