Palestina, la lettera di un gruppo di docenti di Montelupo: "La scuola non può essere neutrale"
"In qualità di docenti, riteniamo che il nostro lavoro non si esaurisca nella trasmissione di conoscenze, ma includa la responsabilità profonda di formare cittadini e cittadine consapevoli, capaci di osservare criticamente la realtà, di riconoscerne le dinamiche, di nominarle per ciò che sono e di assumersi la responsabilità di prendere posizione. Educare è un atto politico e morale: implica il coraggio di scegliere da che parte stare, soprattutto nei momenti storici in cui i valori fondanti della convivenza civile vengono messi in discussione. È per questo che è ormai doveroso, come docenti, interrogarci e prendere posizione rispetto a ciò che accade oggi nel mondo, in particolare all’assedio che colpisce il popolo palestinese da decenni e che negli ultimi due anni ha assunto forme e dimensioni che molte voci autorevoli della comunità internazionale non esitano più a definire genocidarie".
Così inizia la lettera a firma di un gruppo di docenti di Montelupo Fiorentino, che prendono posizione sulla situazione a Gaza e non solo deliberando una serie di impegni da seguire: da "esprimere ferma condanna contro ogni forma di occupazione, apartheid, colonialismo e genocidio" a "promuovere momenti di riflessione pubblica", "ricordare le migliaia di bambin*, student* e insegnant* che non andranno mai più a scuola", "impegnarsi a restare vigili" sul processo di pace e infine "ribadire con forza che la scuola non può essere neutrale di fronte alla disumanità e all'ingiustizia".
"Non possiamo tollerare che il nostro paese, così come l’Unione Europea, continui a sostenere o giustificare, omettendo le proprie responsabilità o attraverso l’invio di armamenti, un regime di apartheid, un’occupazione militare sistematica, una politica coloniale e una violenza armata indiscriminata che colpisce la popolazione civile nonché gli operatori delle organizzazioni umanitarie. Non possiamo più permetterci di rimanere in silenzio: la storia che insegniamo ogni giorno nelle nostre classi ci chiede coerenza. In questo contesto drammatico, Israele ha continuato ad agire nella più totale impunità, con l’appoggio o il silenzio complice di Stati Uniti ed Europa. È nostro dovere denunciarlo e chiedere a gran voce l’inizio immediato di soluzioni diplomatiche che portino alla fine delle ostilità nel rispetto dell’autodeterminazione del popolo palestinese".
Qui la lettera completa dei dei e delle docenti di Montelupo Fiorentino.