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Da Fucecchio a New York per la causa Saharawi, il consigliere Favilli all'ONU

Il consigliere comunale di Fucecchio Lorenzo Favilli alle Nazioni Unite per la causa del popolo Saharawi: nel Palazzo di Vetro, durante i lavori della Quarta Commissione, nei giorni scorsi la Rete Saharawi ha ribadito il diritto del popolo saharawi all’autodeterminazione secondo la Carta delle Nazioni Unite. Nel corso delle tre giornate di interventi – dal 7 al 10 ottobre – sono state ascoltate 196 petizioni provenienti da attivisti, organizzazioni della società civile e rappresentanti istituzionali di diversi Paesi. Per l’Italia era presente una delegatazione composta dall’onorevole Stefano Vaccari, Presidente dell’Intergruppo parlamentare Amici del Popolo Saharawi; Simone Bolognesi, Presidente dell’Associazione Città Visibili di Campi Bisenzio, in rappresentanza della Rete Saharawi; e appunto Lorenzo Favilli, Consigliere comunale di Fucecchio e socio dell’Associazione Hurria di San Miniato. Nel corso dei lavori, la solidarietà italiana è stata citata come esempio concreto di diplomazia umanitaria. Oltre duecento enti locali italiani hanno infatti partecipato, nell’estate 2025, al programma dei Piccoli Ambasciatori di Pace Saharawi, accogliendo bambini e accompagnatori provenienti dai campi profughi di Tindouf. Un gesto che la delegazione ha definito “una pratica di pace quotidiana che traduce in azione i principi della Carta delle Nazioni Unite”.

Il giovane consigliere fucecchiese è intervenuto dagli scranni newyorkesi facendo un appello a nome della rete italiana che sostiene la popolazione Saharawi: “La vicinanza tra le città italiane e il popolo saharawi rende possibile ogni anno, l’accoglienza estiva di minori saharawi che passano due mesi, tra luglio e agosto, in compagnia di un nutrito gruppo di volontari. Il nome del progetto è “Piccoli Ambasciatori di Pace”, a sottolineare il significato sociale e politico che ha questo viaggio. Tutto questo è possibile grazie alla presenza di un movimento di solidarietà che si estende su tutto il territorio nazionale. In questi bambini, sta la speranza di un futuro migliore. Nel nostro piccolo possiamo fare ben poco per dare loro condizioni di vita degne di qualsiasi bambino in qualsiasi parte del mondo. Non possono continuare a vivere all’interno di un conflitto che ormai va avanti da 50 anni e che gli ha portati a vivere lontani dalla loro terra d’origine, illegalmente occupata. La soluzione della questione dipende dalla volontà internazionale di risolverla. Per questo sono qui, per questo il movimento italiano di solidarietà al popolo saharawi chiede alla Quarta Commissione di accelerare il processo di pace e fare tutto ciò che è in suo potere per giungere a un referendum che riconosca il diritto all’autodeterminazione della popolazione saharawi. Possiamo restare umani, se non rinunciamo a vedere ciò che accade intorno a noi. Non possiamo abbandonare questi bambini, questo popolo”. Fucecchio da anni sostiene convintamente il popolo saharawi aderendo al progetto prima citato e garantendo ospitalità e non solo nel periodo estivo in cui i bambini arrivano in città, appoggiandosi a una rete sociale e associativa che offre un grande contributo.

Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio Stampa

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