L'allarme della Cgil: "Futuro incerto per la piscina comunale"
La Cgil esprime “estrema preoccupazione” per il destino della piscina di Certaldo, il cui contratto di gestione con Aquatempra scadrà il 31 dicembre dopo la disdetta del Comune. A meno di tre mesi dalla scadenza, il sindacato denuncia incertezze sulla nuova gestione, sui tempi di avvio, sulla tutela occupazionale e sul futuro delle attività sportive.
“Non abbiamo garanzie su chi guiderà l’impianto, su chi lavorerà all’interno e su come verrà garantita la continuità dei servizi”, affermano Maria Cristina Arba (SLC Area Vasta) e Gianluca Lacoppola (Cgil Empolese-Valdelsa), chiedendo all’amministrazione di fermarsi e prorogare la gestione ad Aquatempra almeno per il 2026, per evitare “un passaggio affrettato e rischioso per lavoratori e utenti”.
La nota della CGIL
Prendiamo atto con estrema preoccupazione del futuro nebuloso che riguarda la Piscina di Certaldo.
Ad oggi, nonostante le nostre richieste, non abbiamo avuto garanzie di come potrà essere predisposta la partenza della nuova gestione dal momento che il 31 dicembre il contratto con Aquatempra, che per anni ha gestito l'impianto, cesserà per disdetta data dal Comune di Certaldo.
Abbiamo forti dubbi che il 1 gennaio la nuova Piscina sarà pronta, non sappiamo quale sarà il management e se la Certaldo Servizi sarà pronta ad assumersi la responsabilità della gestione, non sappiamo quale società sportiva avrà il compito di organizzare l'attività sportiva dal momento che la Certaldo Servizi non è e non potrà essere una società afferente alla Federazione Nazionale Nuoto, non sappiamo chi lavorerà all'interno della struttura perché ad oggi non ci sono ancora i bandi.
Il futuro prossimo è per questo assai incerto e lo è anche la tutela occupazionale.
Fermo restando che avremmo preferito che a gestire la piscina di Certaldo restasse Aquatempra, con la sua esperienza e capacità, nei mesi scorsi abbiamo proposto, se passaggio doveva esserci, un passaggio diretto dei lavoratori e delle lavoratrici in servizio a Certaldo, attraverso norme che avrebbero permesso di tutelare la continuità occupazionale e salariale. Il Comune, in modo unilaterale e senza spiegazioni a nostro avviso convincenti sul perché non potesse essere fatto un passaggio diretto, ci ha comunicato che intende avviare una selezione pubblica, con un cambiamento contrattuale peggiorativo e senza garanzie di mantenimento delle condizioni e delle retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici.
Va aggiunto che i tempi strettissimi per scelte così delicate aggiungerà confusione e rischi di fare male, molto male per chi lavora e per gli utenti (ad esempio non sappiamo ancora dove si alleneranno le squadre).
Tutto ciò considerato, siamo preoccupati che l'amministrazione comunale stia correndo verso un baratro, senza una reale tutela per chi lavora e senza neanche la certezza di riuscire a partire col servizio il 1 gennaio.
Se questo dovesse accadere, chi ha creato questa situazione si assumerà una grave responsabilità.
Continuiamo a chiedere, come già fatto direttamente all'Amministrazione, di fermare le macchine, concordare di restare almeno nel 2026 con Aquatempra per meglio gestire il passaggio o, come riteniamo opportuno, per valutare una permanenza in Aquatempra.
La CGIL non permetterà che eventuali errori del Comune di Certaldo siano scaricati sull'utenza e sui lavoratori e sulle lavoratrici, e intraprenderemo tutte le azioni opportune che valuteremo in base a quanto accadrà nelle prossime settimane.
FIRMATO
Maria Cristina Arba - Segreteria SLC Area Vasta
Gianluca Lacoppola - Responsabile CGIL Empolese-Valdelsa