Referendum Multiutility, Europa Verde: "Partiti e associazioni prendano posizione. Da noi un convinto SÌ"
In vista del referendum del prossimo 9 novembre sulla delibera relativa alla Multiutility, il circolo “Chico Mendez” di Europa Verde Empoli interviene con una nota ufficiale per invitare i cittadini a partecipare attivamente alla consultazione e per ribadire la propria posizione a favore di una gestione pubblica e partecipata dell’acqua come bene comune. Di seguito il testo integrale della nota.
Per la prima volta i cittadini del nostro comune affronteranno un quesito referendario locale, ma di grande valenza strategica per l’intero territorio delle Conferenze Territoriali nn. 2 e 3 (che riunisce i comuni dell’area metropolitana di Firenze, Prato, una parte di quelli di Pistoia e del Valdarno aretino), componenti l’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana (AIT).
Per sua stessa definizione la consultazione referendaria tratta uno strumento di democrazia diretta, che consente agli elettori di pronunciarsi, senza nessun intermediario, su un tema specifico oggetto di discussione. Non vi sono, dunque, schieramenti politici di maggioranza o opposizione, il quesito abrogativo empolese è chiaro e netto: “Volete voi che sia abrogata la delibera del Consiglio Comunale di Empoli del 18 ottobre 2022 n. 93 avente ad oggetto “Deliberazione di approvazione dell’operazione Multiutility per la creazione di una holding di servizi della Toscana…” in concreta attuazione del referendum del 2011 dove oltre 26 milioni di cittadini sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto. Fu abrogata una norma relativa alla tariffa dell’acqua che prevedeva “adeguata remunerazione del capitale investito”. Niente più margini, finanza speculativa o business, semmai un servizio efficiente a fronte di investimenti sulla rete tangibili per ridurre le perdite e il rincaro delle bollette. Sui beni comuni non si può e non si devono fare profitti!
Tuttavia i partiti politici in quanto strutture organizzative fondamentali per la democrazia, come sancito nella Costituzione, sebbene possano avere obiettivi non condivisi da una parte degli elettori, hanno TUTTI dei doveri nei confronti del sistema democratico, delle istituzioni e della pubblica opinione. Pertanto ci sentiamo di rivolgere un pressante appello a tutte le forze politiche locali, le associazioni culturali, sindacali e di categoria, il volontariato perché esprimano una opinione “senza se e senza ma”, così come contenuto in diversi programmi e proclami presentati alle recenti elezioni regionali, nei quali lo stesso Eugenio Giani, confermato governatore della Toscana, ha più volte ribadito: “…faremo una legge regionale per staccare la gestione dell’acqua dalla Multiutility.” (Corriere della Sera - FI - 08.10.25).
Con ciò detto, la nostra opinione, già più volte pubblicamente esposta e contenuta anche nel programma di governo regionale, consiste nel ritenere che la gestione in house con aziende interamente pubbliche sia la modalità migliore e più efficace per il governo del bene comune: un modello completamente pubblico di gestione dei beni comuni e dei servizi. Pertanto invitiamo tutti a partecipare alla consultazione popolare del prossimo 9 novembre, nella quale ognuno è chiamato ad esprimere la propria opinione che, per noi, sarà un convinto SÌ!
Il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadino, nel nostro Paese e più in generale nei sistemi democratici occidentali, soffre e mette in crisi l’intero sistema democratico. L’astensionismo ne è in buona parte causa ed effetto: invertiamo, almeno nel nostro comune, questa tendenza, favorendo la partecipazione alla consultazione referendaria.