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Agricoltori, entro il 30 novembre nuova tornata di pagamenti

Annunciata la nuova fase di erogazioni, tra i 150 e i 200 milioni, attraverso ARTEA. Già liquidati oltre 300 milioni nel 2025

E’ in arrivo una nuova e significativa tornata di pagamenti destinati agli agricoltori toscani. Entro il 30 novembre 2025, grazie all’operatività di ARTEA (Agenzia regionale per le erogazioni all’agricoltura), saranno erogati tra i 150 e i 200 milioni di euro a sostegno delle imprese del comparto agricolo regionale.
Dal 1° gennaio 2025 ad oggi, ARTEA ha già liquidato oltre 300 milioni di euro a favore del settore.

Con l’avvio degli anticipi della Domanda unica, delle misure del FEASR, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – in particolare la Misura 13 (indennità per le aree svantaggiate) e la SRA29 (agricoltura biologica) – e con gli anticipi e i saldi degli investimenti FEASR, la Regione prevede di completare entro novembre un ulteriore pacchetto di pagamenti per circa 150-200 milioni di euro.

Già dalla prossima settimana saranno autorizzati i primi 70 milioni, destinati a oltre 30mila beneficiari in tutta la Toscana.

“Si tratta di un’iniezione di liquidità fondamentale per il nostro mondo agricolo – dichiara la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – in un momento in cui le aziende hanno bisogno di certezze, di sostegno concreto e di risposte rapide. La Toscana si conferma tra le regioni più efficienti nella capacità di spesa dei fondi europei, grazie a un lavoro di squadra tra assessorato, ARTEA e il sistema agricolo regionale. Il nostro obiettivo è garantire che ogni risorsa disponibile arrivi nei tempi previsti a chi produce valore e presidia il territorio”.

Dopo la scadenza di novembre, l’assessorato e ARTEA si concentreranno sull’ultima fase dell’anno, con il “rush finale” della chiusura della Programmazione 2014-2022, prevista per il 31 dicembre 2025, così da garantire il pieno utilizzo delle risorse FEASR e completare tutti gli impegni finanziari a favore del sistema agricolo toscano.

Fonte: Regione Toscana

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