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Giornalista molestata dopo Empoli-Fiorentina, confermata condanna al tifoso viola

giornalista molestata

È stata confermata la condanna a un anno e sei mesi per il ristoratore marchigiano tifoso della Fiorentina che molestò una giornalista dopo un derby perso con l'Empoli. Il 27 novembre 2021 Greta Beccaglia venne molestata in diretta tv fuori dallo stadio Castellani da un fan viola, stava parlando da inviata per Toscana Tv.

Il tifoso la molestò e andò via. La scena fu immortalata dalle telecamere. Beccaglia protestò in diretta: "Non puoi fare questo". Lei proseguì la diretta ma poi denunciò il tifoso.

Per il tribunale di Firenze non si trattò di una bravata: per questo nel dicembre 2022 condannò il tifoso a un anno e mezzo di reclusione pena sospesa. La Corte d'appello ha confermato la decisione. La Corte ha stabilito anche la condanna al pagamento delle spese legali alla cronista e alle parti civili.

Il tifoso era stato condannato nel 2022 in primo grado ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni morali e materiali: la pena era stata sospesa per 5 anni subordinandola alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per il reato di violenza sessuale. Confermati in appello anche i risarcimenti e la refusione delle spese processuali a beneficio della Federazione nazionale della Stampa italiana e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti che si erano costituiti parte civile.

Così Sandro Bennucci, presidente dell'Associazione Stampa Toscana: "L'oltraggio subito dalla collega durante la diretta fuori dallo stadio di Empoli si commenta con una sola parola: indignazione. Il sindacato era e continuerà a stare al fianco della giornalista fino a quando la parola fine sull'intera vicenda non sarà pronunciata".

Anche il Consiglio di Odg Toscana esprime soddisfazione per la sentenza della corte di Appello di Firenze che ha confermato la condanna di primo grado al tifoso: "Una sentenza giusta che condanna un atto di violenza vile nei confronti di una professionista che stava svolgendo il suo lavoro - ha commentato Giampaolo Marchini, presidente di Odg Toscana - Ci auguriamo che episodi del genere non si ripetano mai più e auspichiamo che l’indennizzo a favore di Ordine e Sindacato possa essere utilizzato per iniziative congiunte, convegni o incontri volti a tenere sempre alta l’attenzione contro la violenza sulle donne"

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