gonews.it

Le cooperative rispondono alle educatrici del Virgilio: "Scarsità di risorse si ripercuote sui servizi"

Dopo le parole dei lavoratori in seguito all'occupazione nel liceo. "Nonostante tutto la cooperazione sociale vuole e deve innovare i servizi anche nelle scuole"

"In questi ultimi giorni c’è stata una notevole sollecitazione rispetto alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di alcuni servizi legati alle scuole. La loro protesta per le ore non lavorate si è scontrata quella delle studentesse e degli studenti, e la cooperazione sociale è stata accusata di non assumersi la responsabilità dei rischi e dei costi connessi al mancato svolgimento di un servizio". Così COeSO Empoli e cooperativa Geos in una nota rispondono alle educatrici in servizio al Liceo Virgilio di Empoli che la scorsa settimana, dopo l'inizio dell'occupazione, segnalarono: "Se la scuola resta chiusa per un motivo, come appunto un'occupazione, noi non siamo pagati".

"È evidente - continuano da COeSO Empoli e cooperativa Geos - che studenti, studentesse, lavoratrici, lavoratori, cooperative ed enti pubblici siano tutti dalla stessa parte, ovvero dalla parte di chi ha dinanzi un contesto drammatico, in cui guerre, crescita della povertà, crisi dello stato sociale e conseguente carenza di risorse, sono frutto dell’attuale modello economico.

Nello specifico, l’attuale scarsità di risorse degli enti pubblici si ripercuote anche sulle cooperative sociali, che con meno risorse devono comunque svolgere servizi in modo adeguato, non riuscendo però ad avere quelle marginalità che permettono di coprire le ore non fatturabili. Il rischio di impresa è assorbibile quando l’utile e i costi generali sono sopra il 10%, ma nel caso di molti dei servizi gestiti dalla cooperazione sociale questo non si verifica. Di conseguenza si scarica sulla cooperazione sociale una fragilità complessiva dello stato sociale, che non riesce più a garantire il raggiungimento dei diritti. Alla cooperazione, infatti, si chiede di ammortizzare la differenza tra le attese delle comunità e le risorse economiche che vengono impiegate.

Nonostante tutto ciò la cooperazione sociale vuole e deve innovare i servizi ed è quello che in questo territorio sta facendo anche nei servizi legati alle scuole.

La nostra realtà della cooperazione sociale gestisce il servizio di Assistenza all’autonomia e alla comunicazione in diversi comuni della zona (in questo anno scolastico a Empoli, Castelfiorentino, Fucecchio, Certaldo, Vinci, Montelupo Fiorentino), seguendo oltre 400 studenti e impiegando circa 200 figure professionali.

In questo ultimo triennio - proseguono - abbiamo avviato alcune significative sperimentazioni, in stretta collaborazione con alcune Scuole Superiori, i Servizi Sociali e i Centri per l’Impiego, finalizzate a costruire percorsi ponte rivolti a ragazzi e ragazze con disabilità utili ad affrontare le sfide del mondo adulto con sempre maggiore autonomia e autodeterminazione (legate al tema del lavoro, dell’abitare, ecc.).

Siamo stati promotori, insieme alla Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa, di progettualità che hanno permesso a molti giovani studenti con disabilità e non di vivere insieme esperienze di grande valore formativo e civico, trascorrendo momenti importanti per la crescita in fase adolescenziale come nei soggiorni residenziali estivi e nelle gite didattiche di più giorni.

Abbiamo investito energie e risorse nella formazione professionale del personale delle nostre cooperative, anche grazie a partnership molto qualificate nel settore a livello nazionale ed internazionale, perché sia sempre più sviluppata la capacità di sostenere la dimensione socio-affettiva degli studenti con disabilità, di favorire contesti inclusivi in classe e nei gruppi extrascolastici, di supportare le famiglie nell’orientarsi tra i servizi presenti e nell’affrontare le difficoltà in una prospettiva solidaristica.

Tutti percorsi dettati dalla volontà di perseguire un bene comune, nell'ottica di rendere la funzione della cooperazione sociale sempre più politica capace di leggere i bisogni, analizzarli e costruire risposte, nonostante tutte le difficoltà legate alla fragilità dello stato sociale".

Exit mobile version