Opposizioni abbandonano l'aula, Pd Certaldo: "Operato del presidente trasparente e imparziale"
Ennesimo teatrino di basso livello quello offerto ieri sera dalle minoranze consiliari, che si sono sottratte ai lavori del Consiglio comunale, dopo aver tentato di intervenire con una comunicazione estemporanea, non iscritta all'ordine del giorno dei lavori dell'aula e neppure prevista e consentita dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale (Regolamento che ricordiamolo, vale sia per la maggioranza sia per l'opposizione).
Il Presidente del Consiglio comunale, Elia Cinci, ha spiegato che non poteva concedere eccezioni interpretative e dopo il doveroso e motivato diniego, gli stessi Consiglieri hanno abbandonato l’aula, sottolineando invero il vuoto di proposte credibili e l’impreparazione con la quale, ormai da oltre un anno, affrontano il loro ruolo.
Occorre chiarire che, diversamente da quanto sostengono i Consiglieri che hanno disertato la seduta, pur non essendovi un vincolo cogente, il Presidente del Consiglio comunale convoca ordinariamente la Conferenza dei capigruppo prima di ogni seduta del Consiglio: la utilizza, com'è giusto che sia e come anche il regolamento sancisce, come organo consultivo per la definizione dell’ordine del giorno dei lavori dell'aula. Nel caso in specie, la seduta del Consiglio è stata calendarizzata a soli cinque giorni dalla precedente adunanza, e nella Conferenza capigruppo del precedente Consiglio era già stata affrontata la necessità impellente di discutere il punto “Convenzione per la gestione in forma associata del Giudice di Pace di Empoli”. Durante la seduta del 22 ottobre, inoltre, il Presidente del Consiglio e il Sindaco avevano dato ampia e approfondita comunicazione della necessità di riconvocare con urgenza un nuovo Consiglio Comunale entro lunedì 3 novembre, per riportare in discussione il punto della Convenzione, così come modificato sulla base di richieste pervenute all'ultimo momento da altri Comuni coinvolti e allo scopo di rispettare scadenze inderogabili per la continuità del servizio. La convocazione del Consiglio è dunque avvenuta nei termini e nei modi previsti dalla legge.
L’operato del Presidente è stato lineare, trasparente e imparziale: ha garantito il coinvolgimento dei capigruppo, ha rispettato tempi, forme e priorità dell’Ente e ha applicato il regolamento senza eccezioni, in modo ineccepibile e, nell’unica direzione consentita dalle norme.
Per quanto riguarda invece il tema della sede da destinare all'utilizzo dei gruppi consiliari, la Presidenza ne aveva già individuata una possibile tra gli spazi comunali, anche compatibilmente con le disponibilità immobiliari dell’Ente. La proposta era quella di stabilire una turnazione tra i gruppi consiliari in modo che tutti potessero fruirne in egual misura e, come PD, avevamo incoraggiato tale organizzazione, anche rendendoci disponibili, ove necessario, a rinunciare ai nostri turni, disponendo già di un immobile di nostra proprietà. Sono però stati i gruppi di opposizione a rifiutare tale soluzione, rendendo oggi paradossale la vittimistica polemica su una presunta mancata individuazione degli spazi.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico, dunque, conferma pieno sostegno alla Presidenza del Consiglio comunale e ribadisce la totale disponibilità al dialogo: un dialogo, però, che non elude regole, procedure, responsabilità e, non per ultimo, studio degli argomenti. L’aula è il luogo del confronto, non certo della scenografia.
Quando si rispettano le regole, tutte le voci hanno pari dignità; quando le si sfidano deliberatamente, ci si deve attendere che vengano fatte rispettare.
Fonte: Partito Democratico Certaldo