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Rete Antifascista a sostegno degli studenti Pro-Pal, polemica da FdI: "Polizia non sono picchiatori"

Polemica politica dopo il comunicato diffuso dalla Rete Antifascista Montespertoli in sostegno degli studenti che in questi giorni stanno promuovendo occupazioni e iniziative nelle scuole e nelle università italiane a favore della Palestina. Il post della Rete ha generato la dura replica del coordinamento di Fratelli d’Italia, aprendo un fronte polemico sulla legittimità delle mobilitazioni studentesche e sul ruolo delle forze dell’ordine.

Nel proprio intervento, la Rete Antifascista esprime solidarietà "a tutti gli studenti e le studentesse che subiscono minacce, intimidazioni e repressione" per le loro posizioni politiche e per le iniziative "in sostegno della causa palestinese, del diritto allo studio o delle proprie aspirazioni". Il comunicato denuncia episodi recenti di tensione durante occupazioni scolastiche, citando interventi di gruppi organizzati e forze dell’ordine a Firenze, Genova e Torino: secondo la Rete, sarebbero state attuate "forme organizzate di violenza" per interrompere le proteste.

La dichiarazione prosegue accusando "destre e neofascisti" di reagire con forza alla mobilitazione giovanile e definendo alcuni interventi delle forze dell’ordine come azioni di "picchiatori in divisa". La Rete annuncia inoltre di voler raccogliere testimonianze di studenti del territorio "per dare loro voce" e costruire "reti sociali e politiche trasversali e partecipative".

Immediate le reazioni di Fratelli d’Italia Montespertoli, che in una nota firmata dal responsabile locale Leonardo Rossi respinge con forza le accuse e difende l’operato delle forze dell’ordine. "Esprimiamo la massima vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine — scrive FdI — definite dalla Rete Antifascista 'picchiatori in divisa'. Queste accuse calunniose non sono più tollerabili".

Secondo il partito, l’occupazione delle scuole "non è un atto politico, ma un’emblematica prevaricazione della forza sulla legalità", e l’intervento delle forze dell’ordine garantisce "il ripristino della democrazia e della libertà", permettendo anche di tutelare "il diritto allo studio" di chi non aderisce alle proteste.

Così FdI: "L'occupazione di scuole ed università non è infatti un atto politico, bensì l'emblema di una tendenza, piuttosto antica ad essere onesti, alla prevaricazione della forza sulla legalità. Per noi, donne e uomini di Fratelli d'Italia, tutti hanno il diritto a manifestare il proprio pensiero, anche quando questo fa a pugni con la Storia; ma nessuno si deve permettere di monopolizzare e fare propri spazi pubblici, dove altri possono rivendicare il legittimo esercizio di un diritto, come ad esempio il diritto allo studio. Un diritto questo che oggi, senza l'intervento delle forze dell'ordine, non sarebbe esercitabile in molte scuole ed università italiane"

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