Scuola e educazione alla sessualità, Cdx Vinci: “No ai bambini usati come cavie"
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato il 23 maggio 2025 un disegno di legge in materia di consenso preventivo per le attività di educazione alla sessualità e per il coinvolgimento di soggetti esterni in attività formative curricolari ed extracurricolari. Secondo quanto previsto dal disegno di legge "è richiesta la manifestazione di un consenso preventivo e informato da parte delle famiglie, o degli studenti se maggiorenni, alle attività extracurricolari che trattano tematiche di educazione sessuale, previa presa visione del materiale didattico utilizzato".
Il tema è stato un ordine del giorno anche in Consiglio comunale a Vinci e la votazione ha trovato la "grande soddisfazione per l’approvazione dell’Ordine del Giorno a difesa della libertà educativa e del diritto dei genitori a essere informati e coinvolti nei percorsi formativi dei propri figli" da parte dei consiglieri comunali Alessandro Scipioni, Andrea Parri, Egidio Varrecchia e Manuela Mussetti.
Il Centrodestra a Vinci: "PD e Vanni vogliono togliere voce ai genitori"
“Il Partito Democratico ed il Sindaco Vanni dimostrano ancora una volta di essere lontani dalle famiglie e dalla realtà quotidiana, opponendosi a un principio elementare di libertà: che i genitori abbiano voce in capitolo su ciò che viene insegnato ai loro figli.
“Al PD e al Sindaco non sta bene che il Governo riconosca alle famiglie il diritto di sapere e scegliere. E presentano un ben preciso ordine del giorno a riguardo, che approvano con un colpo di mano. Un atto presentato all'ultimo momento utile, segno della volontà di andare avanti senza confronto su un tema così delicato.
Preferiscono che la scuola diventi un terreno di sperimentazioni ideologiche, dove i bambini vengono trattati come cavie per esperimenti antropologici ispirati alle teorie del gender e alla negazione della differenza naturale tra uomo e donna. Una visione confusa e pericolosa che mina l’equilibrio emotivo dei nostri figli.”
Il Disegno di Legge Valditara – sostengono i consiglieri – non toglie nulla alla scuola, ma restituisce centralità e rispetto alle famiglie, riaffermando quanto stabilito dalla Costituzione: che l’educazione dei figli spetta prima di tutto ai genitori.
“Il DDL Valditara chiede trasparenza, correttezza e serietà.
Dispone che solo esperti qualificati possano entrare in classe, con l’approvazione del Consiglio dei Docenti, e che ogni attività sia appropriata all’età degli studenti. È una garanzia, non una limitazione.”
Il PD e la Giunta hanno abbandonato i valori popolari per diventatare portavoce di minoranze ideologiche: “Siamo davanti al paradosso che Pasolini aveva già denunciato: una sinistra che parla di teorie di genere e linguaggi neutri, ma dimentica le famiglie, i lavoratori, chi non arriva a fine mese. Il PD è ormai un club radicale, lontano dal popolo e dalla realtà.”
I consiglieri concludono ribadendo la propria posizione con forza: “Difendere la libertà educativa non è una battaglia politica, ma un atto d’amore verso la verità e verso i nostri figli. La scuola non deve essere un laboratorio ideologico, ma una comunità che accompagna la crescita dei giovani nel rispetto della famiglia e dei valori umani e cristiani che hanno costruito la nostra civiltà.”
E con le parole di San Giovanni Paolo II:
"Non abbiate paura di difendere la famiglia: da essa dipende il futuro dell’uomo e dell’umanità.”
Il pensiero della consigliera Mussetti
La consigliera Manuela Mussetti condivide il suo pensiero e le sue perplessità sull’insegnamento sessuale e all’affettività nelle scuole anche e soprattutto da mamma di adolescente:
“Credo sia importante che i ragazzi, ciascuno con parole adatte alla propria età, siano informati e guidati.
Ma prima di tutto questo compito spetta alla famiglia.
Oggi non ho certezza che un adulto che non conosce la sensibilità individuale di un adolescente possa sostituirsi al genitore e generalizzare davanti ad una classe su temi così importanti.
Non si può essere leggeri al riguardo e tantomeno prendere decisioni dettate da ideologie del momento.
La mia idea è che prima di parlare ai ragazzi di affettività e sessualità, ci siano da formare adulti consapevoli liberi e sensibili.
La famiglia non può e non deve essere delegittimata dal proprio ruolo educativo, lo stesso che è previsto dalla nostra Costituzione!"