EUDR, UNIC – Concerie Italiane: "Serve un fronte comune a Bruxelles per posticipare e rivalutare il Regolamento"
(foto gonews.it)
Si allarga e si rafforza il fronte contrario alle ultime, recenti modifiche proposte dalla Commissione europea al Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR) che smentiscono in parte quanto la stessa Commissione aveva dichiarato in precedenza. La proposta - ora al vaglio del Consiglio UE e del Parlamento europeo - annulla il posticipo di un anno dell’entrata in vigore dell’EUDR, fissandolo al 30 dicembre 2025, e concede solo un allungamento di 6 mesi esclusivamente per le micro e piccole imprese.
Questa decisione avrebbe conseguenze molto negative sulla filiera della pelle, non contribuirebbe a raggiungere lo scopo di lottare in modo realistico contro la deforestazione e ha profondamente deluso non solo l’industria conciaria italiana, al punto che anche altre associazioni nazionali di categoria hanno deciso di aderire alla campagna Stop The Clock, sostenuta anche da nazioni come l’Austria. Stop The Clock richiede, in altre parole, di attivare uno strumento di sospensione dell’EUDR, che - preservando l’obiettivo ambientale, condiviso da tutti, di combattere la deforestazione - permetta di rivalutarne l’impatto sulle aziende, semplificandone gli obblighi.
A fronte di questa urgenza e in una fase congiunturale che rimane molto critica per le imprese del settore conciario, UNIC – Concerie Italiane auspica e sollecita che in sede comunitaria la politica e le istituzioni italiane facciano fronte comune a Bruxelles – soprattutto sui banchi del Parlamento europeo – e, come già dichiarato a livello bipartisan nelle scorse settimane, sostengano in modo condiviso e unitario la necessità di rinviare l’entrata in vigore del Regolamento EUDR per tutte le aziende tutelando, in questo modo, la competitività delle concerie italiane e i loro livelli occupazionali.
Fonte: Ufficio stampa