Studentessa filmata nel bagno gender neutro all'Università di Pisa: scoppia polemica politica
Una studentessa di 21 anni dell’Università di Pisa ha denunciato di essere stata filmata di nascosto con un telefonino mentre si trovava nel bagno genderless del polo di Ingegneria. I carabinieri stanno indagando contro ignoti, mentre la vicenda – resa nota da La Nazione – ha innescato una polemica politica.
Il deputato leghista Edoardo Ziello ha parlato di "molestie ai danni di una studentessa all'interno dei bagni neutri" definendole "una grave responsabilità della sinistra che li ha voluti realizzare, anteponendo la propria follia ideologica volta all'azzeramento della naturale differenza di genere, rispetto alla prevenzione e alla sicurezza".
Sulla stessa linea Azione Universitaria Pisa, organizzazione studentesca vicina a Fratelli d’Italia: "La vostra ideologia si scontra con la realtà. Azione Universitaria Pisa chiede bagni divisi tra uomini e donne".
Ziello ha inoltre chiesto che "l'università di Pisa elimini questi bagni forieri di abusi, poiché la sicurezza degli studenti e delle studentesse deve essere messa al primo posto". E ha aggiunto: "Un classico della cultura woke nichilista di sinistra che abbiamo già visto attuare negli Stati Uniti e ora anche in alcune università italiane. Questi bagni rappresentano un'offesa al buonsenso e una chiara esposizione per le donne ad atti di questa natura".
Il parlamentare ha infine espresso la propria solidarietà alla studentessa, auspicando che "le autorità inquirenti accertino quanto prima i fatti e trovino il responsabile".
La risposta di Nardini: "Bagni neutri realtà diffusissima"
"Vannacci mi attacca per i bagni genderless all'Università di Pisa. Secondo Azione universitaria e Vannacci, è tutta colpa della sinistra, della fantomatica ideologia gender e mia, perché sostengo la comunità LGBTQIA+", inizia così la risposta di Alessandra Nardini che rivendica come "i bagni neutri sono una realtà diffusissima" e non vi è nessun collegamento con il fatti di cronaca, "dobbiamo invece educare al rispetto i nostri ragazzi, magari proprio con quell'educazione affettiva e sessuale che dovrebbe essere obbligatoria in tutte le scuole"
"Alla ragazza vittima di questa azione infame - scrive Nardini - va tutta la mia solidarietà e vicinanza e spero che il colpevole risponda delle sue azioni, ma è agghiacciante che Vannacci e la destra cavalchino la questione per attaccare i diritti e provare a cancellare i progressi conquistati. In tantissime parti di Europa e del mondo, i bagni neutri sono una realtà diffusissima, perfino nei locali notturni, e non esiste alcuna evidenza che questo abbia aumentato i casi di molestia o violenza. Quindi, secondo loro, le persone queer o trans non dovrebbero avere bagni inclusivi perché non siamo in grado di insegnare ai maschietti a non molestare. Perché questa è la verità: non dobbiamo dividere i bagni, dobbiamo educare al rispetto i nostri ragazzi, magari proprio con quell'eucazione affettiva e sessuale che dovrebbe essere obbligatoria in tutte le scuole e, invece, loro e il loro governo vogliono vietare".