Vannacci attacca la nomina di Mia Diop, il PD: "Attacco vergognoso e razzista"
È polemica politica dopo le dichiarazioni del generale e vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, che sui social ha attaccato la nomina di Mia Diop, 23 anni, a vicepresidente della Regione Toscana nella nuova giunta guidata da Eugenio Giani.
"Se sei di sinistra, la competenza non è richiesta. La verità continua a fare male" ha scritto Vannacci, sostenendo che per la giovane esponente del Pd "nessuna esperienza e nessun curriculum sono richiesti per ricoprire il delicato e prestigioso incarico conferitole. Sono sufficienti la sua tessera del partito e la pelle nera"
Il vicesegretario leghista ha poi paragonato la vicenda a quella della direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, oggetto di critiche dopo la nomina alla Fenice di Venezia: “Nel suo caso, invece, non solo è di destra, ma è pure bianca, bionda e magari anche cristiana. Oltre ad essere indubbiamente competente.”
Le parole di Vannacci hanno suscitato la ferma reazione del presidente della Regione Toscana: "Sono espressioni non commentabili, provocatorie e assolutamente offensive - ha dichiarato Eugenio Giani, difendendo la vicepresidente e invitandola a non lasciarsi colpire dagli attacchi. "A lei dico: non ti curar di loro ma guarda e passa"
"Le parole di Roberto Vannacci contro Mia Diop sono un attacco vergognoso e razzista che nulla ha a che vedere con la politica. Offendere la vicepresidente della Regione per il colore della pelle e per l'età è indegno di chi ricopre incarichi pubblici e rivela il livello a cui la destra vuole trascinare il dibattito. Mia Diop è stata scelta per capacità, impegno e responsabilità". Così, invece il segretario del Pd toscano, Emiliano Fossi.
"In Toscana - aggiunge - non si giudicano le persone per la provenienza e non si accetta che una giovane donna impegnata nelle istituzioni venga usata come bersaglio propagandistico da chi cerca visibilità insultando gli altri. Il vero problema non è la competenza, ma chi trasforma il razzismo in argomento politico. La Toscana respinge questo modo di fare e continuerà a investire sulle nuove generazioni e sulla partecipazione senza cedere a chi prova a dividere il Paese".