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Festa del Sarello, alla Riserva di Sibolla una domenica con l'arte delle erbe palustri

Dimostrazioni di intreccio e incontri il 23 novembre, all'evento promosso dall'associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità

Domenica 23 novembre presso il Centro Visite della Riserva Naturale del Lago di Sibolla si terrà la Festa del Sarello, evento conclusivo del progetto "L'arte delle erbe palustri", giunto alla sua seconda edizione e promosso dall'associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità, con il sostegno della Fondazione Caript, la partecipazione dei Comuni di Altopascio, Larciano e Monsummano Terme, e con la collaborazione dell'Associazione Intrecci Onlus, della Lipu e delle associazioni Live Better e  Fattoria La Stella di Lara.

Il programma

- Dalle 15 e per tutta la durata dell'iniziativa ci saranno dimostrazioni di intreccio ed esposizione di oggetti realizzati nell'ambito del progetto e dai ragazzi e le ragazze dell'associazione Intrecci
- Alle ore 15.15 sarà presentato il progetto 2025 in tutte le sue azioni (corsi, laboratori, visite etnobotaniche e raccolta delle erbe) con i rappresentanti degli enti e associazioni che ne hanno preso parte.
- A partire dalle 16.15 si terrà un incontro aperto a tutti dal tema "La Sibolla com'era": un'occasione di incontro aperta a tutti per condividere ricordi, storie e leggende sull'area del Lago di Sibolla. L'incontro potrebbe costituire un primo passo verso un progetto più strutturato di ricerca storica sulla Sibolla (ambiente e attività) nel secolo scorso.

Il progetto "L'arte delle erbe palustri" è nato con l'obiettivo di recuperare, valorizzare e trasmettere l'antica arte dell'intreccio di "sala" e "sarello", piante palustri diffuse nelle aree umide come il Padule di Fucecchio e il Lago di Sibolla, che fino alla metà del secolo scorso costituivano una risorsa significativa delle comunità rivierasche. Il recupero di questa attività contribuisce a tramandare un elemento importante dell'identità culturale delle comunità che vivevano in questo comprensorio, ma oggi assume anche il valore della riscoperta e riutilizzo di materiali naturali e a km 0 per la realizzazione di oggetti di uso comune, come borse, sporte, sedie ecc.

Fonte: Amici del Padule di Fucecchio per la biodiversità

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