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Ordigni al cantiere del Ferruccio: opposizioni chiedono chiarezza, preoccupa il 'fattore tempo'

Due interrogazioni per chiedere se è stata eseguita la bonifica preventiva e lo stato dei monitoraggi, M5S-BE chiedono se esiste una 'clausola' per non perdere i fondi PNRR qualora si sforasse la data di termine lavori

La scoperta di un nuovo ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale nel cantiere del Teatro Il Ferruccio a Empoli, e qualche giorno dopo di un terzo ordigno lungo l'Arno ad Avane poi rivelatosi un 'falso allarme', hanno spinto i gruppi consiliari di opposizione a presentare ben tre interrogazioni formali al sindaco e alla giunta.

Una interrogazione è stata presentata dal Centrodestra per Empoli, una dal Movimento 5 Stelle e Buongiorno Empoli–Siamo Empoli, l'altra da Fratelli d'Italia.

I consiglieri chiedono di fatto chiarimenti sulla gestione delle bonifiche, sulle tempistiche delle comunicazioni alla cittadinanza e soprattutto sulle possibili ricadute sul cronoprogramma dell’opera finanziata dal PNRR, tenuto conto che il superamento dei tempi massimi previsti del cantiere potrebbe determinare il mancato finanziamento dell''opera.

La prima bomba era stata rinvenuta il 22 maggio 2025 e disinnescata il 7 settembre, con l’evacuazione di circa 5.000 residenti tra Empoli e Vinci.

L'Interrogazione di M5S-BE-SiAmo

Nell’interrogazione, firmata da Jacopo Maccari (M5S), Leonardo Masi e Sabrina Ciolli (Buongiorno Empoli), si ricorda che Empoli, come raccontato anche da gonews.it, fu oggetto di forti bombardamenti aerei durante la Seconda guerra mondiale e che il cantiere del teatro si trova in un’area "limitrofa a obiettivi strategici", come il ponte tra Empoli e Sovigliana. Per questo, scrivono i gruppi, ci si chiede "se e perché non si è ritenuto necessario, prima dell’inizio del cantiere, effettuare una bonifica approfondita dell’area".

I consiglieri riprendono l’affermazione del sindaco secondo cui il ritrovamento risalirebbe "ad alcuni giorni prima", osservando come non sia stata comunicata alla cittadinanza una data precisa.

I gruppi chiedono inoltre di conoscere quali interventi siano stati effettivamente eseguiti dalla ditta incaricata della bonifica dopo il primo ritrovamento, alla luce della determina comunale che affida alla Cogen srl un intervento da 13.500 euro più IVA, se quindi "il secondo ordigno trovato sul cantiere è il risultato di suddetta bonifica o se è stato rinvenuto durante il prosieguo dei lavori ordinari", scrivono i consiglieri.

Ulteriori domande riguardano i tempi previsti per il disinnesco sia al teatro sia lungo l’Arno e l’impatto dei ritrovamenti sul cronoprogramma dei lavori. La preoccupazione dei gruppi si concentra soprattutto sulle scadenze imposte dal PNRR: "Ritenendo altamente probabile il superamento della data di dicembre 2026", i consiglieri chiedono "se esista una sorta di 'clausola' che possa garantire, anche in caso di superamento della data contrattuale, la cifra spettante da PNRR al nostro Comune".

Interrogazione bombe cantiere teatro Ferruccio

L'Interrogazione di FdI

Anche il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia Empoli, composto da Cosimo Carriero (capogruppo), Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano, ha presentato un’interrogazione a risposta orale in merito al ritrovamento del secondo ordigno bellico, "poiché la notizia, riportata dalla stampa locale, ha destato preoccupazione tra cittadini residenti nella zona".

Una situazione che, secondo Fratelli d’Italia, richiede massima trasparenza e informazioni puntuali, soprattutto perché l’area è storicamente nota per essere stata oggetto di bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.

"È doveroso capire – dichiarano i consiglieri – se la bonifica bellica preventiva sia stata realmente effettuata, come previsto dalla normativa nazionale, e da quale soggetto specializzato sia stata eseguita. Se una bonifica è stata fatta, come è possibile che siano stati trovati due ordigni in tempi così ravvicinati?".

L'interrogazione depositata chiede al Sindaco e alla Giunta: "se sia stata effettuata la bonifica bellica sistematica preventiva (BBSP) prevista dalla legge per cantieri in potenziale area di rischio; chi l’abbia eseguita, quando, con quali modalità tecniche e con quale documentazione conclusiva; quali verifiche aggiuntive siano state fatte dopo l’avvio del cantiere; quali siano i tempi previsti per la rimozione dell’ordigno oggi presente; se l’Amministrazione intenda procedere a nuove analisi e un’eventuale ridefinizione del perimetro della bonifica, vista la criticità emersa".

"Quando si parla di ordigni bellici – prosegue Fratelli d’Italia – non si può improvvisare né minimizzare. È indispensabile che i cittadini sappiano se sono state rispettate tutte le norme di sicurezza e se la loro incolumità è garantita. La sicurezza pubblica viene prima di ogni cantiere, prima di ogni inaugurazione e prima di ogni opera".

Il gruppo consiliare attende che il Sindaco fornisca "una risposta chiara e completa nella prossima seduta del Consiglio Comunale, nell’interesse della città e della tutela della sicurezza collettiva".

 

L'Interrogazione del Cdx per Empoli

Anche il gruppo consiliare Centrodestra per Empoli ha presentato un’interrogazione. I consiglieri Andrea Poggianti e Gabriele Chiavacci chiedono intanto chiarezza su tempi e monitoraggio: "per quando si pensa termineranno le operazioni di disattivazione della bomba e ripartenza dei lavori", "per quali motivi non è stato individuato il secondo ordigno nella stessa area e se l’amministrazione, in via cautelativa, adotterà ulteriori accorgimenti volti ad appurare l’assenza di altre bombe", ed infine "quali saranno i mezzi, i costi ed i termini iniziali e finali, la data di evacuazione per la zona rossa volti ad asportare il secondo ordigno bellico".

Anche il Centrodestra per Empoli chiede inoltre se il posticipo possa mettere a rischio i finanziamenti del PNRR, che richiedono la conclusione entro la fine del 2026: "Visti i notevoli ritardi nella realizzazione dell’opera - si legge -  dovuti anche ai ritrovamenti bellici, per quando pensa l’Amministrazione comunale che sia posticipata la data di conclusione lavori e collaudo del teatro. Se tale termine posticipato determinerà la perdita del finanziamento del PNRR, il quale prevede la conclusione dell’opera entro la fine del 2026".

Interrogazione secondo ordigno e ritardo lavori teatro Il Ferruccio

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