25 Novembre, Fondazione Solidarietà Caritas Firenze: "Violenza contro una donna è e deve essere vissuta come ferita a tutta la comunità"
“Ogni donna che subisce prevaricazioni, abusi o controllo è una storia interrotta, un futuro negato. Non possiamo rischiare l’assuefazione a questo stato di cose, non possiamo accettare il silenzio. Ogni gesto di violenza riguarda tutti noi”.
A dirlo è Marco Seracini, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas Ets di Firenze, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
“Purtroppo non ci sono soltanto i femminicidi e le violenze fisiche. Molte vivono quotidianamente forme di violenza che non lasciano lividi, ma isolano, annientano, tolgono valore e fiducia. A volte – prosegue Seracini – la violenza è fatta di parole, dipendenza economica, minacce velate, tentativi di controllo o giudizi che bloccano la libertà personale. Tutto questo non è 'un problema privato'. È un fenomeno che mina le basi della convivenza e della giustizia”.
“Come cambiare questa situazione? Io credo – dice il presidente di Fondazione Solidarietà Caritas Firenze - che non ci si possa affidare solo a leggi più severe, pur necessarie, ma serva un profondo lavoro culturale quotidiano, a partire dall'educazione affettiva nelle scuole: contro questa piaga sociale c’è bisogno di una mentalità nuova tra gli uomini, che riconosca pari opportunità, ascolto, accoglienza e rispetto”.
“In questo senso la dimensione cristiana aggiunge una responsabilità ancora più profonda. Per noi la relazione umana nasce dall’incontro, non dalla prevaricazione. L’altra non è mai proprietà. Dove c’è amore non esistono paura, minaccia o sopraffazione. Ferire una donna – ricorda Seracini – significa ferire ciò che è più sacro nella vita umana: la dignità della persona, la libertà, la cura, la possibilità di essere”.
“Ognuno può e deve fare la sua parte: ascoltare senza giudicare, credere a chi chiede aiuto, rompere l’indifferenza, sostenere chi protegge le vittime e forma le nuove generazioni. Una società è autenticamente umana solo quando nessuno è costretto a vivere nella paura”, conclude il presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze.
Fonte: Ufficio stampa