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Continua l'occupazione al Fermi-Da Vinci. Buongiorno Empoli: "Ascoltare i ragazzi"

Non si ferma la mobilitazione di studenti e studentesse. I consiglieri Masi e Ciolli in visita nell'istituto: "Il futuro della nostra società è dentro le scuole"

Non si ferma l'occupazione all'Istituto Fermi-Da Vinci di Empoli, iniziata ieri 24 novembre nei plessi di via Bonistallo e via Fabiani. Questo nonostante la forte contrarietà che avrebbe espresso il dirigente scolastico. Da quanto appreso studenti e studentesse promotori della mobilitazione sarebbero stati ammoniti di possibili conseguenze. Ma questa sera la decisione presa è quella di andare avanti con la protesta, fino a venerdì come preannunciato, avviata soprattutto in merito a questioni strutturali e anche denunciando scarso dialogo con la dirigenza (Qui la notizia). "Non stiamo avendo un confronto, abbiamo un muro davanti a noi" si apprende da alcuni studenti a poco più di 24 ore dall'inizio dell'occupazione.

L'appello di Masi e Ciolli, Buongiorno-Empoli: "Spetta a noi dialogare con ragazze e ragazzi. Il futuro è dentro le scuole"

Sempre oggi nell'istituto si sono recati rappresentanti di altre scuole del territorio e i consiglieri di opposizione Buongiorno-Empoli Leonardo Masi e Sabrina Ciolli. "Abbiamo trovato ragazze e ragazzi consapevoli, preparati e pronti al confronto. I motivi che hanno portato all’occupazione sono apparsi chiari fin dai primi minuti: strutture fatiscenti che compromettono sia il regolare svolgimento delle attività didattiche sia quei momenti personali e conviviali che agli studenti dovrebbero essere garantiti". Oltre ai problemi alla struttura, ricordati dal consigliere Masi nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook, "ciò che le studentesse e gli studenti denunciano con maggiore forza è la mancanza di dialogo, ascolto e confronto con le istituzioni, siano esse scolastiche o amministrative". E aggiunge: "Ciò che in questo momento ci sta più a cuore è fare in modo che studenti e studentesse possano tornare a vivere la scuola in luoghi che sentano più accoglienti e migliori, sia sul piano materiale sia su quello umano". Per questo Masi e Ciolli lanciano un appello "all’istituzione scolastica (al preside in primo luogo), al sindaco della nostra città e alla sindaca della Città Metropolitana: il futuro della nostra società è dentro quelle scuole. Si sta auto-organizzando, sta cercando di essere riconosciuto e ascoltato. Spetta a noi, come istituzioni, confrontarci, capire e dialogare con queste ragazze e questi ragazzi. Per il bene delle nostre scuole e dei nostri studenti, la nostra parte politica è aperta al dialogo e al confronto con chiunque".

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