Carta e cartone: dove buttarli? Se ne parla su RadioALIA
Quinto appuntamento con RadioALIA, il format di Radio Lady che racconta le attività di Plures Alia sul territorio. Ospiti dell’appuntamento di oggi: Antonino Oliveri, responsabile dell’Ufficio valorizzazione flussi raccolta differenziata qualità e consorzi di filiera di Plures Alia, e Francesca Calonaci, dell’Ufficio stampa Plures Alia.
L’argomento della puntata è stato il corretto conferimento di carta e cartone nella raccolta differenziata. In particolare, si è approfondito come distinguere i diversi tipi di carta, quali materiali possono essere riciclati, quali vanno conferiti nell’indifferenziato e come eventuali errori nella separazione possano compromettere l’intero processo di riciclo.
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Dopo aver trattato nella puntata precedente la raccolta dell’organico, oggi il tema si fa più complesso: come distinguere i diversi tipi di carta e cartone e capire quali materiali possono davvero essere riciclati.
"La raccolta della carta è più complessa - spiega Oliveri - perché ci sono più frazioni cellulosiche e cartacee che ci possono indurre in errore. Ad esempio, lo scontrino fiscale è carta, ma l’inchiostro non viene stampato: viene impresso attraverso una reazione chimica. Per questo deve essere gettato nell’indifferenziato. Oppure la carta forno, un materiale molto resistente agli oli e ai grassi: nel processo industriale di recupero questo tipo di carta non si ‘spappola’, cioè le fibre non si rompono. Rimane così com’è e va gettata nell’indifferenziato. Esiste però la carta forno compostabile, perciò bisogna prestare massima attenzione alle etichette".
Nel corso della puntata è stato approfondito anche un tema molto comune: la carta sporca da residui organici. La domanda che ci poniamo spontaneamente - anche quando dobbiamo gettare il cartone della pizza sporco - è "dove lo butto?". Oliveri spiega che, nel caso della pellicola trasparente sopra la pizza, "quella non va gettata nell’organico anche se sembra carta, perché non lo è, e va dunque conferita nell’indifferenziato. Per il cartone della pizza, unto e con tracce di organico, se riporta il simbolo dell’‘Ok Compost’ può essere gettato nell’organico, altrimenti finisce nell’indifferenziato. Il cartone della pizza senza residui, invece, può essere conferito nella raccolta della carta".
Oliveri spiega come questi errori comuni possano compromettere l’intero processo della filiera di riciclo, dagli impianti fino al prodotto finale. "Basta un solo rifiuto non differenziato correttamente per pregiudicare il prodotto finale", sottolinea Calonaci, ricordando la responsabilità di ciascun cittadino.
"Quando vengono fatte le balle in cui viene pressato il materiale, avviene un monitoraggio della qualità da parte del consorzio di filiera - spiega Oliveri -. La balla deve avere determinate caratteristiche: nel caso della carta deve essere tutta carta e cartone e non contenere tracce di organico. Il cartone della pizza intriso e unto, se l’impianto di selezione a monte non si è accorto del pezzo di pomodoro - in un processo in cui si lavorano grandi quantità e qualcosa può sfuggire - diventa un problema quando quella frazione arriva sul fine linea e nella balla, perché va contro la norma. Non si produce un buon prodotto".
Come viene riciclata la carta?
Oliveri ha poi spiegato il processo di riciclo della carta, che "ha due strade. La prima è nella struttura impiantistica, quella parte di filiera che fa selezione del materiale prima che venga effettuato il riciclaggio. Si monitora il materiale e si verifica che non ci siano frazioni estranee. In alcuni impianti si riesce anche a separare carta dal cartone. Da un input si riescono a produrre due output con un buon impianto: un impianto che riesce a separare la ‘carta congiunta’, ossia l’imballaggio (il cartone dello scatolone) dal foglio di carta. Questo è il primo passaggio della filiera, l’impianto.
Una volta prodotta la balla della carta, attraverso la logistica (via nave, rotaia o gomma) arriva in cartiera. Da lì parte il processo finale per l’effettivo riciclo: la carta viene messa in una vasca dove le fibre vengono spappolate, poi filtrata e vengono aggiunti dei reagenti per colorare o smacchiare - a seconda del prodotto finale. Poi si asciuga, passa in un rullo lungo anche 30-50 metri che produce la bobina. La bobina poi va allo scatolificio".
"La maggior parte della carta riciclata - spiega Oliveri - si trova nelle scatole di cartone dell’e-commerce. Negli anni la sensibilità per il riciclo è aumentata: non c’è diffidenza delle persone per la carta riciclata. Il problema è che il costo della materia riciclata è abbastanza alto e non incentiva a comprarla rispetto alla carta non riciclata. C’è bisogno di dare una spinta verso l’utilizzo del materiale riciclato".
AliApp: servizi a portata di click
Attraverso l’app è possibile togliersi i dubbi sul riciclo, come quelli relativi al tema della puntata di oggi. "Anche se sembra una raccolta banale, quella della carta - ha detto Calonaci - pensiamo a quante cose chiamano carta ma non lo sono: carta forno, carta stagnola, carta carbone. AliApp, che ha ricevuto un aggiornamento circa tre settimane fa, permette al cittadino, attraverso l’opzione ‘Dove lo butto?’, di fare una ricerca testuale o tramite codice a barre per capire dove conferire i materiali e togliersi i vari dubbi. L’app serve anche per spiegare le tante sigle che si trovano sugli imballaggi.
L’app consente inoltre di consultare i calendari di raccolta, segnalare problemi ai cassonetti, gestire la propria posizione tariffaria e persino aprire i cassonetti con il sistema ‘Aprilo’ (non nel caso dei comuni dell’Empolese). Da quando è stata aggiornata due settimane fa, AliApp ha già registrato 42mila nuovi accessi e 10mila nuove iscrizioni. Sempre più servizi a portata di click!”
L'applicazione gratuita disponibile su dispositivi iOS e Android.