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A Scandicci meno furti ma non calano i reati in strada

Per la prima volta, il Comune di Scandicci ha partecipato alla riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (Cosp).

A Scandicci (Firenze) è stata registrata una flessione complessiva dei reati pari al -15%, inclusi i furti in abitazione e le "spaccate" (furti con rottura di vetrine), mentre non si è verificata una diminuzione per i reati commessi in strada. Questi dati sono stati presentati durante il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (Cosp), convocato dalla Prefettura di Firenze per affrontare il tema delle spaccate nei negozi.

Per la prima volta, il Comune di Scandicci ha partecipato a questa riunione, tenutasi a Palazzo Medici Riccardi, con la sindaca Claudia Sereni, l'assessore alla sicurezza urbana Lorenzo Vignozzi e i rappresentanti locali delle categorie economiche.

L'incontro si è focalizzato anche sulla questione della presenza di minori stranieri non accompagnati sul territorio, un fenomeno "alimentata anche dalla presenza della tramvia". Per questo motivo, si valuteranno dei progetti di integrazione. Inoltre, è già stata pianificata per il mese di dicembre l'organizzazione di incontri formativi sulla sicurezza, tenuti dai carabinieri e rivolti ai negozianti di Scandicci, con l'obiettivo di promuovere una "sicurezza partecipata" e riconoscendo il ruolo cruciale delle attività commerciali come "presidi fondamentali sul territorio".

Per la sindaca Claudia Sereni "I numeri dicono chiaramente che a Firenze e a Scandicci si assiste a un miglioramento della situazione". "Scandicci ha una situazione molto diversa da Firenze, ma di fatto siamo un suo quartiere aggiunto, in virtù della presenza della tramvia". La presenza al tavolo quindi, per la sindaca, permette di "lavorare sulle criticità attuali e sulla prevenzione, poiché ciò che accade a Firenze poco dopo arriva anche nel nostro territorio". Un lavoro utile dal quale la sindaca ha "ricavato molti spunti, dalle azioni di controllo, di presenza fisica delle forze dell'ordine, alle ordinanze per la chiusura oraria anticipata di alcuni esercizi commerciali che possono destare criticità, alle azioni relative ai minori non accompagnati, fino alle azioni da condurre da parte dei servizi sociali". Il lavoro fatto quindi sembra pagare, un lavoro che "non deve farci cantare vittoria ma incoraggiarci a continuare con coerenza e responsabilità a lavorare in rete e sotto la guida della prefettura".

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