Cerreto Guidi inaugura l’Archivio storico comunale 'Giovanni Micheli'. Rossetti: "Un patrimonio di conoscenza ora a disposizione di tutti"
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"La memoria è il futuro" ha ricordato il Presidente Eugenio Giani, citando Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione dell'Archivio storico comunale di Cerreto Guidi, rinnovato nella sua parte esistente e arricchito di una nuova sezione, oggi intitolato alla memoria di un grande cerretese, Giovanni Micheli.
Il taglio del nastro è avvenuto a margine di una conferenza stampa che si è tenuta nei locali della biblioteca 'Emma Perodi' di Cerreto Guidi, a cui hanno partecipato e sono intervenuti il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il senatore Dario Parrini, la sindaca Simona Rossetti, l’architetto Lorenzo Ricciarelli, il professor Mauro Guerrini, la dottoressa Vanna Arrighi, la dottoressa Veronica Vestri e il dottor Paolo Santini. Presente anche la famiglia di Micheli, con il figlio, l’avvocato Paolo Micheli, che ha chiuso l'evento raccontando alcuni aneddoti sul padre e donando alla sindaca una collezione di cartoline del padre che sarà esposta nell’archivio.
Giovanni Micheli, nato a Cerreto Guidi nel 1938 e scomparso il 10 dicembre 2003, fu giornalista per varie testate e scrisse numerosi libri, dando alle stampe importanti pubblicazioni di storia locale. Coltivò numerosi e variegati interessi: dall'amore per la storia della propria città alla filatelia, fino ai giochi enigmistici, di cui era un grande creatore e solutore. Proprio la passione per i giochi e il suo grande acume intellettuale lo portarono, nel febbraio 1970, a diventare il primo campione del 'Rischiatutto', il programma di Mike Bongiorno. Per la specifica attenzione riservata a Cerreto e agli studi sul territorio, è stato deciso di intitolargli l’archivio.
"I libri di storia locale che riguardano la zona di Cerreto Guidi, Vinci e le frazioni sono nati da ricerche di mio padre che aveva iniziato a fare nel vecchio archivio storico - ha raccontato il figlio Paolo Micheli -. Per noi familiari è un onore immenso che sia stato organizzato questo evento e che gli sia stato dedicato questo archivio, soprattutto perché a giorni sarà l'anniversario della sua morte. L'affluenza di stamani mi sta colpendo: a distanza di 22 anni dalla sua scomparsa, le persone continuano a ricordarlo con affetto e amore, ricambiando ciò che lui ha fatto per il territorio e per le persone che aveva conosciuto. Mio padre ha dato tanto per la comunità e le persone lo riconoscono. Questo ci fa doppiamente piacere, a prescindere dall'inaugurazione".
Micheli ripercorre poi la figura del padre: "Mio babbo era conosciuto in zona per le pubblicazioni di storia locale, ma anche per essere stato il primo concorrente a vincere il Rischiatutto, il programma di Mike Bongiorno. Ha avuto trascorsi con lo stesso Bongiorno per la realizzazione del programma. Era un esperto di filatelia a livello mondiale, portando in alto il nome di Cerreto Guidi. Era un giornalista. Importante anche dal punto di vista dell’enigmistica: era uno dei maggiori creatori e solutori di giochi enigmistici. Fino all'ultimo ha lavorato ai suoi cruciverba, crucipuzzle, sciarade e crittografie. La sua è un'eredità importante e cerchiamo di mantenerla viva. Voglio ringraziare l'amministrazione comunale e in particolare la sindaca Simona Rossetti".
"La dedica a Giovanni Micheli è stata sentita e vissuta in maniera condivisa da tutti - ha detto la sindaca di Cerreto Guidi Simona Rossetti. - Come amministrazione abbiamo portato avanti molte iniziative per raccontare la grande passione di Giovanni e la sua volontà di riscoprire informazioni che si sarebbero poi rivelate preziosissime per la nostra comunità. La nostra volontà è riaprire alla cittadinanza un patrimonio di conoscenza, storia e documenti che deve essere messo a disposizione di tutti, recuperando gli ambienti e rendendoli adeguati. L’Archivio è una porta aperta sulla conoscenza di un territorio: non si può parlare di valorizzazione se non si conosce la nostra storia. La prova che questo era un appuntamento atteso la dà l'ampia partecipazione di stamattina. ".
L'archivio, che da oggi sarà intitolato proprio 'Archivio Storico Comunale Giovanni Micheli', conserva al suo interno una fitta documentazione prodotta dal Comune dal Medioevo all’età contemporanea. Comprende oltre 500 unità preunitarie, tra cui gli statuti del 1412, carteggi delle magistrature, registri fiscali e cabrei cartografici. Copre la storia locale dal Medioevo all’Unità d’Italia. La sezione postunitaria raccoglie deliberazioni di Consiglio e Giunta (1865–1984) e un ampio carteggio sulle attività comunali: lavori pubblici, istruzione, leva, bilanci e amministrazione generale.

























L'importanza di luoghi come questi è sottolineata anche da Paolo Santini, archivista del Comune di Cerreto Guidi: "Aprire un archivio in locali rinnovati come quelli che inauguriamo oggi è sempre un fatto significativo ed è una pietra miliare nella storia di una comunità. È salvaguardia della storia, è aprire i cassetti della memoria a quante più persone possibili. Aprire un archivio significa agevolare la ricerca e soddisfare la curiosità, ma soprattutto significa impegnarsi nella ricostruzione e nella ricerca storica. Senza un archivio aperto tutto ciò non è possibile e senza locali adeguati è difficile da raggiungere. È fondamentale avere ambienti così ampi e idonei alla conservazione, nei quali i documenti possano avere lunga vita".
A fare eco alle parole di Santini è intervenuto anche Eugenio Giani, governatore della Toscana e grande appassionato e conoscitore di storia medievale e contemporanea: "La memoria è il futuro. Possono esserci Facebook, Instagram o altri social, ma ha fatto prima a passare l'era dell'elettronica e dell'informatica che non la storia. È attraverso la conoscenza che ognuno di noi prende le decisioni giuste per il futuro. Ecco perché gli archivi sono importanti, soprattutto quelli cartacei: negli anni ’80 si usavano computer a nastro che oggi non si leggono più, mentre i libri del 1412, il primo volume dell’archivio, si leggono ancora. Gli archivi sono fondamentali, soprattutto in questa città che ha ospitato i Guidi, la famiglia che tra il 1200 e il 1300 arrivò a controllare una parte importantissima della Toscana. Questo è un paese con una storia ricchissima e un archivio storico messo a regime ha un valore che va oltre i confini comunali, diventando importante per tutta la Toscana".
Niccolò Banchi