Riapertura della biblioteca di San Miniato Basso, due mozioni approvate in Consiglio
La biblioteca di San Miniato Basso (foto gonews.it)
Dopo più di un anno dalla sua chiusura - avvenuta a marzo 2024 a seguito di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco che ne aveva riscontrato la non conformità alle norme di sicurezza - torna al centro dell’attenzione la biblioteca di San Miniato Basso. La seduta del Consiglio comunale di mercoledì 27 novembre ha affrontato la situazione di una struttura la cui chiusura ha creato in questi mesi non pochi disagi tra cittadini e studenti, rendendo urgente una soluzione concreta e definita. Due mozioni sono state discusse e, nonostante alcune divergenze sui tempi, entrambe sono state approvate. Questo quanto riportato in una nota del PD di San Miniato.
Durante la seduta, Forza Italia ha presentato una mozione con la richiesta di una relazione dettagliata sugli interventi in corso e l’indicazione di una data certa per la riapertura della struttura, considerando che i lavori di messa in sicurezza e l’acquisto dei nuovi arredi risultano già finanziati.
Il dibattito ha visto l’introduzione di due emendamenti: il primo, presentato dal gruppo misto, proponeva un sopralluogo dei consiglieri per verificare lo stato di avanzamento dei lavori; il secondo, a firma del Partito Democratico e del gruppo “Noi per San Miniato”, indicava come termine di riapertura il 30 aprile 2026, salvo imprevisti documentati.
Sebbene sembrasse raggiunto un accordo, al rientro in aula il Sindaco ha indicato come data probabile il 30 giugno 2026, portando Forza Italia ad accogliere solamente il primo emendamento. Mentre la capogruppo del PD avrebbe lasciato libertà di voto, il capogruppo di “Noi per San Miniato” ha ritenuto opportuno astenersi. Un consigliere di maggioranza ha votato a favore, mentre gli altri si sono astenuti.
Nonostante le divergenze sui tempi, la mozione è stata approvata grazie al voto compatto dei consiglieri di maggioranza. La nota ufficiale del PD sottolinea come "la maggioranza respinge la lettura strumentale di Forza Italia, che ha interpretato l’esito come una frattura interna. Si tratta invece di un normale episodio di dialettica politica, circoscritto alla questione dei tempi di riapertura. le astensioni non rappresentino un segnale di crisi interna, ma una scelta politica di equilibrio di fronte a differenze di valutazione sulle tempistiche".
"La vera urgenza resta la riapertura della biblioteca, chiusa ormai da molti mesi, con i conseguenti disagi per la comunità – si legge nella nota – Il Consiglio ha dimostrato senso di responsabilità, affrontando il tema con equilibrio e convergenza, pur nella diversità di posizioni, e ribadendo l’impegno a garantire tempi certi e trasparenti per la restituzione del servizio ai cittadini".