Antenna di 30 metri a Pozzale, Stop5G: "Conseguenze estetiche e sanitarie". Convocata assemblea pubblica
"Le conseguenze di un’antenna di 30 metri collocata in prossimità delle finestre delle abitazioni sono sia estetiche sia sanitarie". È la preoccupazione sollevata dal Comitato di Vicinato di via del Pozzale e dal Comitato Stop5G Empolese Valdelsa, dopo che il Comune di Empoli – lo scorso 10 novembre – ha pubblicato l’avvio del procedimento per una nuova Stazione Radio Base. I comitati annunciano un’assemblea pubblica il 9 dicembre alla Casa del Popolo di Pozzale, chiedendo la sospensione del procedimento e informando la cittadinanza sugli sviluppi.
La nota integrale
Il 10 novembre scorso il Comune di Empoli ha pubblicato l’avvio del procedimento relativo alla richiesta di autorizzazione per una nuova antenna di telefonia mobile (Stazione Radio Base), presentata da Inwit e prevista all’interno del Campo sportivo di via del Pozzale, in un’area compresa nei limiti di rischio idraulico e molto vicina a numerose abitazioni.
L’impianto proposto, alto circa 30 metri, potrebbe ospitare fino a tre gestori. Le conseguenze di un’antenna di queste dimensioni collocata in prossimità delle finestre delle abitazioni sono sia estetiche sia sanitarie. Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità non abbia mai condotto studi approfonditi sugli effetti a lungo termine dell’esposizione alle onde elettromagnetiche generate dalle reti di telecomunicazioni, esposizione che interessa tutti noi in misura sempre crescente, esistono evidenze rilevanti che segnalano possibili interferenze a livello cellulare, potenzialmente in grado di indurre alterazioni biologiche. Nel frattempo, dal 2012 la normativa nazionale ha progressivamente aumentato le soglie di esposizione ammesse, i cosiddetti livelli di attenzione, senza fondamenti scientifici. Tra la vasta letteratura disponibile, ricordiamo in particolare gli studi dell’Istituto Ramazzini di Bologna e della Dott.ssa Fiorella Belpoggi, relatrice al convegno organizzato dal Comune di Empoli il 6 novembre 2024.
Si segnala inoltre che, una volta installato un palo, è frequente che nel giro di pochi anni le antenne raddoppino: è quanto accaduto alle Casenuove e in via Val Pusteria, dove oggi due pali ospitano tutti i gestori.
Per questi motivi, il 23 novembre, prima della scadenza dei termini, il Comitato di Vicinato di via del Pozzale ha presentato osservazioni formali, sottoscritte da 37 residenti, contestando il metodo di scelta della collocazione dell’impianto. È probabile che l’autorizzazione possa essere rilasciata già nel mese di dicembre, con la possibilità che i lavori vengano avviati prima del 31 dicembre.
Da qui la necessità di un intervento immediato e coordinato tra il neonato Comitato di Vicinato di via del Pozzale e il Comitato Stop5G Empolese Valdelsa, attivo sul territorio dal maggio 2024. Fra le prime iniziative è prevista un’assemblea pubblica per informare la cittadinanza, illustrare le osservazioni presentate il 23 novembre e chiedere la sospensione del procedimento in corso.
L’assemblea si terrà martedì 9 dicembre alle ore 21.15 presso la Casa del Popolo di Pozzale, in via Sottopoggio per San Donato 23.
La questione non riguarda soltanto i residenti del Pozzale: nei prossimi mesi e anni sono previste numerose nuove SRB sempre più inserite nel tessuto urbano, a Empoli come nel resto del Paese, spinte soprattutto dall’espansione delle tecnologie 5G, 6G e delle successive evoluzioni.
Il 5G, oggi in piena diffusione, introduce funzioni, impatti e sistemi di monitoraggio profondamente diversi rispetto alla telefonia mobile delle generazioni precedenti, con conseguenze che rischiano di estendersi non solo all’ambiente e alle comunità locali, ma anche alle future generazioni. Su questi aspetti si concentrerà anche l’incontro del 9 dicembre.
Comitato di Vicinato via del Pozzale
Comitato Stop5G Empolese Valdelsa