Comparsa una 'lista stupri' in un liceo di Lucca
Una cosiddetta “lista stupri” è stata trovata stamani sui bagni del liceo scientifico Vallisneri di Lucca, simile a quanto avvenuto pochi giorni fa al liceo Giulio Cesare di Roma. Sulla lista lucchese comparivano due nomi femminili e un disegno di un organo genitale femminile, inizialmente segnalato come simbolo fallico, accompagnato dalla scritta “lista stupri”.
La madre di una delle studentesse ha presentato denuncia alla questura di Lucca, e la polizia ha avviato accertamenti per risalire all’autore della scritta e del disegno. La ragazza ha scoperto la propria presenza sulla lista tramite una foto. La scuola aveva già ripulito il muro del bagno dei maschi prima della denuncia, ma gli accertamenti proseguono anche per l’altra ragazza coinvolta.
La preside ha confermato che, una volta individuati i responsabili, potrebbero essere avviati procedimenti disciplinari nei loro confronti. A Roma, un episodio simile aveva coinvolto il liceo Giulio Cesare, con una lista contenente otto nomi di ragazze e uno di un ragazzo. La preside Paola Senesi, con l’aiuto della Squadra Mobile e della Digos, sta indagando per accertare eventuali collegamenti con le elezioni studentesche. Il ministro dell’Istruzione, Valditara, ha definito “grave” quanto accaduto e ha sottolineato l’importanza dei corsi di educazione al rispetto della donna e alle relazioni nelle scuole.
Dichiarazione dell’assessore all’istruzione del Comune di Lucca Simona Testaferrata
“Mi sento profondamente vicina alle due studentesse il cui nome è comparso sul muro di un bagno del liceo Vallisneri. Ho trovato il loro comportamento molto saggio e maturo, quando hanno chiesto agli altri studenti di non concedere niente agli autori del gesto, ma di attendere che venga fatta piena luce su quanto accaduto attraverso le autorità competenti. Una volta che le indagini avranno gli esiti che tutti auspichiamo, ovvero che i responsabili o il responsabile saranno individuati, questi ragazzi dovranno essere messi di fronte all’atto ignobile e vile che hanno commesso e agli effetti che hanno prodotto sulle due ragazze e su tutti gli altri studenti del liceo.
Mi auguro che l’autore o gli autori si autodenuncino, riconoscendo le proprie gravi responsabilità, facendosene carico fino in fondo. Credo che la scuola nel suo complesso, gli studenti, i professori insieme alla Dirigente scolastica, sapranno dare la risposta più efficace , facendo sì che lo studente o gli studenti che hanno scritto queste cose orribili, probabilmente per emulazione, riflettano e prendano coscienza del gesto ignobile e le sue conseguenze. Quando accadono fatti come questi dobbiamo infatti certamente condannare, ma dobbiamo anche far comprendere ai responsabili che scrivere su un muro, come scrivere sui social parole gravi e lesive, non è mai un atto senza conseguenze in quanto il contenuto ferisce e colpisce profondamente altre persone, in maniera del tutto reale e concreta”.