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Nuovo centro sanitario della Misericordia, BE: "Dietro slogan, la privatizzazione dei servizi"

"Un progetto definito ‘pilota’ e ‘di prossimità’", ma che è in realtà sarebbe "un centro totalmente privato, fuori dal Servizio Sanitario Regionale". È quanto sostiene la nota diffusa oggi da Buongiorno Empoli in merito alla presentazione del nuovo centro sanitario della Misericordia sopra la Coop di via Susini.

"La salute non può essere messa sul mercato: è un diritto, non un prodotto da acquistare", si legge nel documento, che solleva interrogativi sul modello di sanità verso cui il territorio rischia di essere indirizzato.

La nota integrale di Buongiorno Empoli

Nella mattina di sabato 29 novembre, presso il CENTRO*COOP di Empoli, è stato presentato il nuovo centro sanitario che la Misericordia attiverà da aprile nei locali ristrutturati sopra la Coop di via Susini. Un progetto definito “pilota”, “di prossimità”, “vicino ai cittadini”. Resta però da chiarire in che senso: per la posizione comoda o per la quantità di prestazioni offerte.

La realtà, non esplicitata nei comunicati ufficiali, è semplice: si tratta di un centro totalmente privato, con prestazioni a pagamento, fuori dalla rete del Servizio Sanitario Regionale. Le formule narrative impiegate – “sanità di prossimità”, “nuovo modello di welfare territoriale”, “insieme per la salute del territorio” – rischiano di generare un equivoco. La sanità di prossimità, infatti, è quella pubblica: Case della Comunità, assistenza domiciliare, presa in carico dei pazienti fragili. Non coincide con ambulatori e diagnostica privati, anche se proposti a prezzi accessibili o in pacchetti scontati. Le prestazioni del SSR non possono essere scontate: si pagano tramite ticket o sono gratuite per esenzione.

Siamo dunque di fronte a un centro privato, legittimamente orgoglioso del proprio investimento. Meno comprensibile è la soddisfazione espressa da rappresentanti istituzionali e politici. Emerge un modello sempre più presente in Toscana: cliniche e poli sanitari privati che crescono mentre il sistema pubblico si indebolisce per sottofinanziamento, scarsa programmazione del personale e ritardi negli investimenti.

Il risultato è una “sanità a punti”: chi può permetterselo accede subito, chi non può resta nelle liste d’attesa pubbliche, tanto lunghe da costringere le ASL ad acquistare pacchetti di prestazioni dai privati. Strutture che non prendono in carico il percorso clinico del paziente, ma accumulano esami con logica di mercato.

È discutibile, per questo, la presenza all’inaugurazione del sindaco, dell’ex sindaco e di esponenti del PD, poiché non si tratta di un potenziamento dell’offerta per tutti, ma di un servizio interamente pagato dai cittadini. Ancora peggio: si contribuisce a rafforzare un sistema privato che sottrae risorse al pubblico, già in difficoltà, mascherandolo come “privato sociale”.

Se in futuro il centro dovesse convenzionarsi con l’ASL, sarebbe l’ennesimo passo verso un sistema pubblico che, per reggere, acquista servizi dai privati anziché rafforzarsi.

Con le stesse risorse destinate alle convenzioni, si potrebbero modernizzare le apparecchiature diagnostiche pubbliche, assumere personale stabile, migliorare le retribuzioni, investire nella prevenzione e nella formazione. Da qui la domanda: come parlare di sanità di prossimità se non si garantiscono medici, operatori e strumenti nelle strutture pubbliche?

La destra oggi porta avanti apertamente un disegno di smantellamento del SSN, ma sarebbe scorretto ignorare che anche il centrosinistra – in Toscana e a livello nazionale – ha contribuito, tra tagli e vincoli, a rendere il sistema vulnerabile. A forza di applaudire ogni nuova clinica privata, si rischia di trasformare un’eccezione in un modello: la progressiva privatizzazione della salute.

Rivendichiamo invece una sanità pubblica, universale, accessibile, non subordinata alla capacità di spesa né all’offerta commerciale di chi si propone come soluzione ai problemi del pubblico. La salute non può essere messa sul mercato: è un diritto, non un prodotto.

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