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Concorsi truccati a Medicina, 5 rinvii a giudizio e 7 prosciolti

“Il giudice ha stabilito che l’Università di Firenze non è un’associazione per delinquere”, queste le prime parole degli avvocati difensori di alcuni degli indagati per corruzione nel processo sui concorsi ‘truccati’ dell’Università di Firenze. Si è tenuta oggi, l’udienza preliminare sul presunto pilotaggio di alcuni dei concorsi della Facoltà di Medicina che ha portato al rinvio a giudizio di 5 imputati: si tratta dell'ex rettore Luigi Dei, la professoressa Chiara Azzari e l'ex direttore del dipartimento di scienza della salute dell'Università di Firenze Paolo Bonanni, l'ex direttore generale del Meyer Alberto Zanobini e Lorenzo Borgognoni, dirigente medico di chirurgia plastica ricostruttiva dell'ospedale Santa Maria Annunziata. Due in particolare, sono i concorsi sotto la lente di ingrandimento della Procura.

Il primo risale al 2019, un bando indetto per una posizione di professore associato per chirurgia plastica. Secondo la Procura di Firenze ci sarebbe stato un tentativo di facilitare l’assunzione del primario Borgognoni. Il secondo concorso in esame è del 2021, per un co-finanziamento per un ruolo ordinario di Pediatria generale, specialistica e neuropsichiatria, e anche in questo caso avrebbe tentato di favorire uno dei candidati.

I capi d’accusa andavano da associazione per delinquere a corruzione e abuso d’ufficio, anche se quest’ultimo si è sgonfiato in seguito all’abrogazione del reato stesso a seguito della legge emanata nell’agosto 2024. Per questo motivo i 21 imputati iniziali erano già stati assolti dall’accusa nella scorsa udienza. Dei 12 imputati ancora coinvolti, 7 sono stati prosciolti proprio oggi. Tra questi l’ex prorettore dell’area biomedica Paolo Bechi, l’ex direttrice generale dell’Aou di Careggi Monica Calamai e il suo successore Rocco Donato Damone. I 5 rinviati a giudizio, invece, verranno processati per i due episodi di corruzione.

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