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Dai salotti delle case alla riscoperta: inaugurata la mostra su Tito Chelazzi

Il poeta dei fiori su tela, all’anagrafe Tito Chelazzi, artista di origini sancascianesi che visse e operò nel corso dell’Ottocento, con la passione per il genere naturalistico, simbolico, evocativo, emblema di bellezza e femminilità, e lo sguardo rivolto alle meraviglie scientifiche dell’iconografia botanica, è al centro di un inedito percorso espositivo promosso e sostenuto dal Comune di San Casciano in Val di Pesa. La folta partecipazione dei visitatori, tra cittadini, studiosi, esperti e collezionisti, ha offerto la cornice perfetta al taglio del nastro avvenuto alla presenza del sindaco Roberto Ciappi, dell’assessore alla Cultura Sara Albiani, della responsabile del Sistema Museale Chianti Valdarno Lucia Bencistà e del curatore Michele Amedei. La mostra che porta il titolo “Con l’occhio del botanico. I fiori nell’arte toscana dell’Ottocento dai Bezzuoli al sancascianese Tito Chelazzi” è stata inaugurata lo scorso venerdì negli spazi del Museo Giuliano Ghelli e rimarrà aperta fino all’1° marzo 2026.

Un evento di alto profilo culturale che per la prima volta vuole mettere in luce, grazie alle opere messe a disposizione da collezionisti privati, in gran parte uscite dai salotti di casa dei sancascianesi, il cammino artistico di un ‘genio’ poco conosciuto, un garibaldino che lottò per l’Indipendenza nazionale con l’amore per l’arte, la pittura e i fiori. Un artista sancascianese, conteso da regnanti di mezza Europa, apprezzato dalla Regina Margherita per la sua grande abilità nel decorare specchi e dipingere fiori e frutta.

In mostra quaranta opere ‘mai viste’, capolavori inesplorati tra dipinti, disegni e incisioni nati tra diciottesimo e diciannovesimo secolo. Si tratta di una prima rassegna dedicata alla pittura floreale toscana dell’Ottocento, come testimoniano le opere contemplate dall'evento sancascianese firmate da artisti quali i fiorentini Luigi (1750-1820) e Giuseppe Bezzuoli (1784-1855), il massimo rappresentante del Romanticismo nella Toscana della prima metà dell’Ottocento, nonché il sancascianese Tito Chelazzi (1834-1892), considerato al tempo come il «primo pittore fiorista che vanti adesso l’Italia». La mostra espone una selezione di opere provenienti da collezioni private e dal Kunsthistorisches Institut di Firenze.

 

“Di Tito Chelazzi è importante evidenziare anche l'impegno civile che diede al Risorgimento – ha commentato il sindaco Roberto Ciappi - e la sua partecipazione, tra i volontari garibaldini alla prima e alla seconda guerra per l’Indipendenza nazionale”. Si distinse in particolar modo nella battaglia di Bezzecca (21 luglio 1866) sopravvivendo con altri compagni ad uno scontro che, seppur sanguinoso, si rivelò vittorioso. “Chelazzi, noto per le sue virtù morali e civili, ricevette – continua il primo cittadino - molte onorificenze tra cui quella di Cavaliere della Corona e fece parte di varie accademie, il nostro percorso espositivo è teso alla conoscenza e alla valorizzazione del concittadino che visse e operò da artista e da uomo di ideali unitari in epoca risorgimentale”.

“La mostra è arricchita – ha aggiunto l’assessora alla Cultura Sara Albiani - da una serie di iniziative tematiche dedicate al mondo dei fiori e al loro rapporto con l’arte e la letteratura, oltre che al ruolo di Chelazzi nelle battaglie risorgimentali, tra cui conferenze e campus per i più piccoli e le più piccole. Gli interventi, a cura di Michele Amedei, Anna Donatelli dell’Università degli Studi di Firenze), Giovanni Occhini e Christian Satto dell’Università per Stranieri di Siena, in programma il 10 e il 24 gennaio, il 7 e il 21 febbraio, saranno seguiti da visite guidate in mostra tenute dal curatore”. Il Campus, allestito al Museo Ghelli, è in programma lunedì 29 e martedì 30 dicembre dalle ore 9 alle ore 13 e ha per titolo “Di fiore in fiore. Ispirazioni botaniche e sperimentazioni artistiche per piccoli esploratori”. E’ curato dalla Sezione Didattica AMISC e si rivolge a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 6 e i 12 anni.

L’evento inaugurale è stato preceduto da una preview per la stampa alla quale hanno preso parte l’assessora regionale alla Cultura Cristina Manetti e la consigliera regionale Serena Spinelli.

Fonte: Comune di San Casciano in Val di Pesa - Ufficio stampa

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