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Truffa milionaria all’Opera del Duomo di Firenze: nove fermi in un’inchiesta sul riciclaggio

Una truffa che avrebbe fruttato 30 milioni di euro in sei mesi in particolare ai danni dell’Opera di Santa Maria del Fiore, l’ente che gestisce il Duomo di Firenze, il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni, è al centro di una vasta operazione della Polizia di Stato che ha portato a nove fermi in tutta Italia. L’indagine, avviata nel marzo 2025 dopo una denuncia dell’Opera stessa, ha fatto emergere un articolato sistema di false fatturazioni, riciclaggio e autoriciclaggio, con ramificazioni anche in Toscana, in particolare a Prato.

Secondo la Procura di Brescia, la Onlus fiorentina sarebbe stata indotta a effettuare un bonifico da 1,785 milioni di euro verso un conto corrente fittizio “mentre era convinta di pagare il fornitore dell’opera di restauro”, ha spiegato il procuratore Francesco Prete. “La truffa all’Opera di Santa Maria del Fiore è soltanto l’incipit da cui si è sviluppata l’intera indagine”, ha aggiunto, evidenziando come dalle intercettazioni sia emerso “il classico sistema delle fatture false e del riciclaggio ad opera dei cinesi”, con la creazione di “un sistema creditizio parallelo ed abusivo”.

Tra gli arrestati figurano italiani, albanesi, cinesi e nigeriani. Il gruppo si appoggiava a un appartamento di Milano considerato “un vero e proprio centro di stoccaggio del denaro contante”. Al sistema partecipavano cittadini cinesi residenti a Milano, Vicenza e Prato, che restituivano in contanti le somme riciclate trattenendo una percentuale tra il 2% e il 7%. Ulteriori conti correnti sono stati individuati in Cina, Lussemburgo, Polonia, Germania, Spagna, Lituania, Nigeria e Croazia.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati oltre 500mila euro in contanti, in aggiunta ai 200mila euro già recuperati a settembre. Tra i fermati spiccano due fratelli bergamaschi considerati intermediari chiave; uno di loro, secondo le intercettazioni, era pronto a fuggire: “Sto aspettando il 13 di pagarvi poi scappo”.

L’Opera di Santa Maria del Fiore, in una nota, ha ribadito di essere “parte lesa per un importo di circa 1,4 milioni di euro” e ha ringraziato la Procura per l’inchiesta avviata “grazie alla denuncia fatta dall’Opera nell’immediatezza della truffa informatica subita”.

Fondata nel 1296, l’Opera è una delle più antiche fabbricerie italiane e ha il compito di tutelare e conservare il complesso monumentale del Duomo.

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