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Profanata la Chiesa dell’Angelo a Camaiore: indagini in corso su un presunto rito occulto

Sconcerto e indignazione nella comunità. L’Arcivescovo Giulietti: “Gruppi socialmente pericolosi, da contrastare senza esitazione”

La comunità di Camaiore è stata scossa dalla notizia della profanazione della storica chiesa dell’Angelo, situata nel cuore del paese. A renderlo noto è stata la Diocesi di Lucca, precisando che il grave episodio è stato scoperto nella serata di ieri.

Secondo quanto comunicato dalla Curia, la chiesa era momentaneamente chiusa al pubblico a causa di problemi strutturali al soffitto. Nonostante ciò, individui non identificati si sarebbero introdotti nel luogo di culto e lo avrebbero utilizzato, stando alle prime ricostruzioni, per quello che appare come un rito iniziatico. All’interno dell’edificio sono stati trovati diversi oggetti riconducibili al presunto rito, oltre a macchie di sangue sull’altare, segno tangibile della violazione sacrilega avvenuta nella chiesa.

Immediato l’intervento delle forze dell’ordine, prontamente avvisate dalla Diocesi, che hanno effettuato tutti i rilievi necessari per avviare le indagini. Resta forte la preoccupazione per la natura dell’episodio che, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere legato a pratiche occulte.
L’arcivescovo di Lucca, monsignor Paolo Giulietti, informato dell’accaduto dal parroco moderatore don Silvio Righi, ha voluto esprimere la propria vicinanza e gratitudine sia ai fedeli che hanno tempestivamente denunciato il fatto, sia alle forze dell’ordine per il loro pronto intervento. “Questi gruppi dediti al male – ha dichiarato Giulietti – sono socialmente pericolosi e da contrastare ad ogni livello. Nessuno può giustificare queste scellerate azioni”.

La Diocesi invita tutta la cittadinanza a mantenere alta la vigilanza e a collaborare con le autorità affinché episodi simili non si ripetano, confidando che le indagini permettano di individuare al più presto i responsabili.

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