gonews.it

Prevenzione del tumore al collo dell’utero, sarà anticipato l’accesso gratuito al test Hpv

Novità per la prevenzione del tumore della cervice uterina nelle ragazze, con controlli in alcuni casi anticipati e dunque un allargamento della platea della popolazione sotto monitoraggio. “La prevenzione è essenziale nella cura delle persone – commenta l’assessore al diritto alla salute Monica Monni -. Pérevenzione vuol dire anche screening e controlli per anticipare le diagnosi: una pratica  che fa bene alla salute futura dei singoli ma anche alla sostenibilità  sistema sanitario pubblico nel suo complesso e sulla prevenzione in Toscana continueremo ad investire con convinzione”.

Pap test e test Hpv per il papilloma virus  - esami che hanno bisogno di un semplice prelievo che l’ostetrica può effettuare in ambulatorio - sono gli strumenti utilizzati fino ad oggi  per prevenire il tumore al collo dell’utero e che continueranno ad essere usati. Saranno però rimodulate le fasce di età di accesso all’uno o all’altro test, con protocolli diversi tra chi è vaccinato per il papilloma e chi non lo è.

Fino ad oggi il Pap test veniva offerto alle donne tra 25 e 33 anni, ripetuto ogni tre, e il test Hpv proposto da 33 a 64 anni e ripetuto ogni cinque.  Con la modifica decisa dalla giunta regionale su indicazione di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica, il pap test si farà da 25 a 29 anni ogni tre anni e il test Hpv offerto ogni cinque dai 30 ai 64 anni. In una seconda fase i test saranno differenziati: alle ragazze vaccinate per il papilloma virus e che hanno ricevuto almeno due dosi entro i quindici anni di età il test Hpv sarà offerto a partire dai trenta anni, mentre a chi non si è vaccinato o ha ricevuto entro i quindici solo una dose di vaccino lo screening, con test Hpv, partirà dai venticinque anni di età.

Il test per il papilloma virus umano permette di rilevare la presenza di un’infezione virale della cervice uterina e dunque situazioni di potenziale rischio. L’infezione da Hpv è molto frequente e spesso scompare da sola, ma in alcuni casi provoca lesioni e alcune di queste, se non curate, possono progredire lentamente, nel corso di anni, in forme tumorali. Una donna che risulta negativa al test Hpv ha un rischio bassissimo di sviluppare un tumore della cervice uterina, spiegano gli esperti.. Se il test risulta positivo il protocollo prevede che si effettui anche un pap test e, in caso di positività, una colposcopia per una biopsia mirata.

Fonte: Regione Toscana

Exit mobile version