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Smantellata rete di narcotraffico, 9 misure cautelari in Valdelsa

I vertici dell'associazione ci sarebbero due cittadini stranieri residenti tra Castelfiorentino e Colle Val d’Elsa

Nove misure cautelari personali sono state eseguite nella mattinata odierna tra le province di Firenze e Siena nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze – Direzione Distrettuale Antimafia. I provvedimenti, emessi dal giudice per le indagini preliminari, hanno disposto otto custodie cautelari in carcere e un arresto domiciliare nei confronti di soggetti gravemente indiziati di appartenere a un’associazione per delinquere italo-albanese dedita al traffico di sostanze stupefacenti.

Gli arrestati sarebbero due coniugi campani residenti a Poggibonsi, entrambi 36 anni (lei, originaria di Caserta ai domiciliari, lui della provincia di Napoli in carcere), e sette cittadini di origine albanese ormai residenti in Toscana, di età compresa tra i 25 e i 41 anni.

L’operazione è stata condotta dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, Nucleo di polizia economico-finanziaria, con il supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico). Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di droga e di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno preso avvio da un sequestro di 20 chilogrammi di cocaina effettuato nell’aprile 2023 a San Gimignano, che portò all’arresto di un cittadino italiano e di uno albanese. Il successivo sviluppo investigativo ha consentito di individuare un network criminale più ampio, ritenuto nuovo e autonomo rispetto ad altre organizzazioni note, con basi operative in Toscana e canali di rifornimento in Lombardia.

Secondo gli inquirenti, il sodalizio presentava una struttura di tipo familiare, elevati sistemi di protezione interna e faceva uso di moderni sistemi di comunicazione criptata. I vertici, due cittadini albanesi residenti tra Castelfiorentino e Colle Val d’Elsa, avrebbero gestito strategie, rifornimenti, luoghi di stoccaggio, prezzi e destinazione delle partite di droga, avvalendosi di referenti fidati, corrieri e “custodi”.

Alcuni indagati risultavano formalmente impiegati come autisti per ditte di trasporto merci e avrebbero sfruttato tale attività per simulare consegne, occultando la droga in buste con il marchio di una nota compagnia internazionale di spedizioni. Tra il 2023 e il 2024 tra Castelfiorentino, Colle Val d’Elsa e Busto Arsizio sono già stati sequestrati complessivamente 17 chilogrammi di cocaina, 18 di hashish e un chilogrammo di marijuana, con tre arresti in flagranza. Sono in corso ulteriori perquisizioni nelle stesse province.

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