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Taglio del nastro al Centro Residenziale Chiarugi di Empoli dopo oltre due anni di lavori

Grazie a un investimento che supera i 6 milioni di euro la struttura è oggi completamente rinnovata, più moderna, innovativa e accogliente

Oltre due anni di lavori e un investimento che supera i 6 milioni di euro hanno dato un nuovo volto al Centro Residenziale Vincenzo Chiarugi di Empoli in via Guido Monaco a Empoli. Questa mattina, sabato 20 dicembre, si è tenuto il simbolico taglio del nastro per presentare ai familiari degli ospiti, e a tutta la cittadinanza, la struttura completamente rinnovata grazie agli interventi di natura strutturale, antisismica e di efficientamento energetico.

Un importante progetto di rinnovamento e ammodernamento che ha reso la struttura green, ecosostenibile e più fruibile. Gli interventi, progettati e realizzati dal gruppo Livith Societies, hanno generato significativi benefici in termini di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, allineando l’edificio ai più elevati standard edilizi e consentendo un significativo salto di qualità, con il passaggio dalla classe energetica C alla A.

Gli interventi hanno interessato sia la sicurezza dell’edificio sia il miglioramento delle sue prestazioni energetiche. Dal punto di vista strutturale, sono stati realizzati importanti lavori di consolidamento per rendere l’edificio più sicuro: con il rafforzamento delle facciate, delle strutture portanti e delle coperture.

Sulla facciata principale in muratura, completamente rinnovata anche nel suo aspetto esteriore, sono stati installati dispositivi antisismici altamente innovativi, prodotti da Licord Spa. Si tratta di catene antisismiche dotate di un dispositivo di assorbimento di energia idoneo per contrastare il ribaltamento fuori piano delle pareti in muratura. Un intervento antisismico che coniuga elevata efficacia strutturale e piena integrazione con l’aspetto architettonico.

Per incrementare l’efficienza energetica dell’edificio tutte le pareti esterne e le coperture sono state isolate, così da ridurre significativamente i consumi e rendere gli ambienti più confortevoli. Sono stati sostituiti tutti gli infissi con porte e finestre più performanti, contribuendo a un maggiore comfort per chi vive ogni giorno la struttura. Importante in chiave green anche il nuovo impianto fotovoltaico collocato sulla copertura: un potenziale da circa 70 kW con batterie di accumulo per ulteriori 140 kW.

L’impianto termico con caldaie tradizionali a metano è stato sostituito con un nuovo impianto totalmente elettrico, composto da pompe di calore per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. Inoltre, è stato installato un sistema di building automation (domotica) per la regolazione e il monitoraggio del calore nelle varie aree del fabbricato. Gli interventi realizzati hanno determinato un deciso miglioramento delle prestazioni dell’edificio, con un salto di tre classi energetiche. Questo risultato consentirà una riduzione dei consumi energetici stimata tra il 60 e il 70%, e una diminuzione delle emissioni di CO₂ fino al 60%, con un significativo contenimento dell’impatto ambientale complessivo della struttura.

Per quanto riguarda l’esterno, il restyling ha trasformato completamente l’immagine architettonica dell’edificio, donando alla struttura un carattere più contemporaneo e riconoscibile. La facciata è arricchita da parti a verde verticale: un filtro tra interno ed esterno capace di modulare la luce, migliorare il comportamento bioclimatico e portare la natura come parte integrante dell’architettura.

L’elemento naturale ha un ruolo importante alla RSA Chiarugi. Nell’area interna è presente un’ampia zona a verde, anche questa rinnovata e presentata lo scorso maggio, che accoglie uno spazio terapeutico progettato per offrire sollievo e stimoli positivi alle persone affette da Alzheimer e altre forme di demenza.

“L’intervento – sottolinea l’Architetto Zeno Pucci, progettista e direttore dei lavori architettonici – ha affrontato una sfida delicata e profondamente umana: la presenza costante degli ospiti. Costruire in un luogo abitato ha significato trasformare il cantiere in un organismo attento, silenzioso, capace di adattarsi ai ritmi della vita quotidiana. Le lavorazioni sono state pianificate e condivise con gli operatori della RSA per ridurre al minimo i disagi e garantire continuità, sicurezza e serenità agli utenti. Il progetto ha migliorato in modo significativo il comfort abitativo, come qualità dello spazio, della luce e della percezione quotidiana. L’edificio non è stato solo riqualificato, ma reinterpretato: un’architettura che cura chi la vive, migliora le proprie prestazioni senza perdere la dimensione emotiva e guarda al futuro con un linguaggio sobrio, consapevole e umano”.

“Il completamento dei lavori – dichiara Luca Manca, direttore della Fondazione Chiarugi – rappresenta un traguardo importante. Ma il nostro impegno non si è fermato alle sole mura: con la riqualificazione degli arredi interni e del Nucleo Alzheimer, realizzato anche grazie al contributo di un nostro caro ospite, vogliamo far fiorire la bellezza nella nostra struttura. Il nostro non è stato un semplice progetto edilizio, ma una profonda riaffermazione della nostra filosofia di cura. L'ambiente in cui si eroga l'assistenza è parte integrante del processo di cura e benessere. Il nostro nuovo Centro Residenziale, e in particolare il nostro riqualificato Nucleo Alzheimer, sono progettati per scuotere gli stereotipi, togliere la vecchiaia dallo stigma della fatica e ispirare sia gli ospiti che tutto il personale ad aver cura di relazioni umane in un ambiente familiare dove poter continuare a vivere con dignità”.

“Il cantiere della Chiarugi – spiega Giacomo Di Furia, chairman del gruppo Livith Societies – è stata una sfida significativa in cui abbiamo messo in campo l’insieme delle nostre competenze ed esperienze in ambito ingegneristico, sia edile sia antisismico. Un intervento complesso che ci ha permesso di coniugare innovazione tecnologica, elevati standard di sicurezza e un forte impegno progettuale, con l’obiettivo di restituire nuova vita a una struttura simbolo del nostro territorio. La Chiarugi di oggi mantiene la propria identità storica, ma all’interno di una struttura completamente rinnovata, moderna e innovativa. Siamo orgogliosi di aver dato un contributo concreto al nostro senso di appartenenza territoriale attraverso questo intervento”.

“Oggi è un giorno storico per la Fondazione e per la Misericordia – spiega Francesco Pagliai, presidente della Fondazione Chiarugi e Governatore della Misericordia di Empoli – perché presentiamo il risultato di due anni intensi, di lavoro e di impegno. Per la Chiarugi si apre una nuova fase, di apertura e confronto: un nuovo capitolo, che ci vedrà come sempre al fianco dei più bisognosi, guidati dai nostri valori di equità, rispetto della vita e della persona. Desidero ringraziare ancora una volta il gruppo Livith Societies che ha reso possibile la realizzazione di una struttura moderna e innovativa, una realtà concreta al servizio delle persone più fragili del nostro territorio”.

Fonte: Ufficio Stampa

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