gonews.it

I Minori dell'Istituto Penale si prendono cura della scuola di Montagnana: un progetto per abbattere muri e creare ponti

L'Amministrazione di Montespertoli ha avviato con l'APS Progress delle attività di orticoltura terapeutica nel Polo Scolastico 0-11 di Montagnana, che coinvolgono i ragazzi dell'IPM di Firenze. Un progetto all'insegna della riabilitazione e inclusione

"Noi abbiamo fatto degli errori e questo progetto ci fa capire che è bello lavorare, sudare. Si rimedia nella vita..". È una delle frasi dei ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Firenze coinvolti in un innovativo progetto di cooperazione tra l’amministrazione di Montespertoli e l’Associazione di Promozione Sociale (APS) Progress con l'Istituto Penale.

Il progetto, uno dei primi a livello locale, ha permesso ai minorenni dell'Istituto di fare una serie di attività all'interno del Polo scolastico 0-11 di Montagnana, con piccoli lavori di giardinaggio o valorizzazione del contesto educativo. Ragazzi con un passato difficile impegnati a rendere migliori spazi dedicati ai bambini, un progetto sociale che crede nell'individuo, nella sua capacità di riscatto e di riabilitazione, facendo sentire questi ragazzi parte del contesto sociale, utili per gli altri e mai abbandonati a loro stessi.

A dare impulso a quest'idea è stata l’Assessora all’Istruzione di Montespertoli Daniela Di Lorenzo, che ha trovato una solida sponda nel sindaco Alessio Mugnaini: L’idea è nata dalla riflessione che i contesti educativi hanno bisogno di trovare uno strumento di dialogo. Perché è vero che il Polo Scolastico 0-11 di Montagnana, è un contesto educativo, ma lo è altrettanto l'Istituto Penale per Minorenni di Firenze. Quindi l'idea che questi ragazzi potessero collaborare con noi per la realizzazione di spazi educativi per i nostri bambini ci ha dato la spinta a contattare l'associazione Progress” spiega l’Assessore. “Attraverso il lavoro per il giardino del Polo 0-11 si può mettere in campo una buona pratica che vede l’educazione come lo strumento più potente per l’inclusione conclude sempre Di Lorenzo. L’Associazione Progress, con cui si è dato avvio a questa fase di coprogettazione, è una realtà che dal 2005 lavora sul territorio toscano e umbro attraverso un approccio multidisciplinare per creare esperienze di condivisione e socialità. 

 

Arteterapia, orticoltura e la "capacità di trasformarsi"

"Crediamo che la capacità di trasformarsi sia alla base del cambiamento sociale. Una società più vivibile è fatta di persone consapevoli di sé e degli altri", queste le parole usate dall’associazione APS Progress per presentare la loro missione, che si fonda su principi di democrazia e uguaglianza sociale. La maggior parte delle esperienze proposte affondano le radici nell’arteterapia e si inseriscono in contesti complessi, di marginalizzazione e difficoltà, cercando di portare qualcosa d’altro, di nuovo. 

Da più di 20 anni sono attivi nell’Istituto Penale per Minorenni di Firenze dove è stato allestito un laboratorio di arteterapia permanente, tra le altre cose. Più recentemente, un nuovo approccio è stato aggiunto, ovvero quello dell’orticoltura terapeutica: “Questa attività ribalta un po' la condizione dell'essere istituzionalizzati, cioè di avere qualcuno che si prende cura di te in tutto e per tutto. Sono i ragazzi che sono costretti a prendersi cura delle piante, a prendersi cura del verde e a vedere i risultati delle proprie azioni in positivo. Si ribalta anche la condizione della figura del criminale che su questi ragazzi è costruita” racconta Fabio Olmastroni, Presidente e Responsabile Legale dell’Associazione Progress.Permette di sviluppare tutta una serie di abilità e capacità: dal lavorare insieme, alla fiducia in sé stessi, al riuscire a vedere una cosa a lungo termine e avere una prospettiva diversa di quello che è il tuo lavoro. Cerchiamo di dargli una prospettiva diversa rispetto a quella che per molti di loro è stata l'unica da quando sono entrati nell'adolescenza” continua Olmastroni.

"Bisogna abbattere muri, aiutare vite difficili"

L'Amministrazione di Montespertoli è stata una delle prime, a livello locale, ad attivare una cooperazione pensata specificatamente per questi minori: “È complesso perché c'è una parte burocratica importante da affrontare, ci sono sempre tanti timori sulle responsabilità, su che cosa succede, sulla promiscuità dell'uso degli spazi” racconta il sindaco Mugnaini.

Bisogna buttare giù qualche muro ogni tanto, qualche staccionata, convincere qualche funzionario che le cose si possono fare e che non si rischia così tanto. E che soprattutto il rischio si prende per un progetto importante che aiuta la vita di chi veramente si è trovato in un contesto difficilissimo fin dall'infanzia. Oggi siamo all'interno di una scuola, si sentono i bambini che giocano mentre ci sono i nostri ragazzi che lavorano, quindi le cose si possono fare” spiega il sindaco, riferendosi al Polo Scolastico 0-11 di Montagnana.

Questa scuola è già di per sé un unicum, pensata per accogliere bambini da 0 a 11 anni, in un’ottica di continuità e integrazione educativa. Proprio questo spazio, ancora in fase di riconversione, è stato individuato per permettere ai ragazzi dell’IPM di condurre una serie di attività di giardinaggio utili al paesaggio, mischiandosi alla popolazione scolastica del Polo. Per Olmastroni “noi ci muoviamo, chiediamo l'autorizzazione alla luce di un progetto, ma questo deve essere condiviso, voluto, elaborato dall'amministrazione pubblica. Non è scontato. Abbiamo collaborazioni con altre amministrazioni pubbliche e locali, con un comune, ma questa è la prima volta che riusciamo a installarne una sul verde.”

 

"È l'idea di avere qualcosa da fare...": il racconto dei ragazzi

Una serie di alberi da piantare e una staccionata da dipingere, ma il vero significato di una mattinata di questo tipo, lo spiega uno dei ragazzi coinvolti nel progetto: “Noi abbiamo fatto degli errori e questo ci fa capire che è bello lavorare, sudare. Si rimedia nella vita. È una bella esperienza, è bello stare qua, vedere i bambini giocare, poi a me piace il verde, tagliare l’erba, muovermi. Quando esco, se riuscirò, vorrei fare giardinaggio, mi piace.” A coda si aggiunge subito l’altro ragazzo presente oggi: “È una bella esperienza, lavoriamo, stiamo qua. Non abbiamo mai lavorato prima, io fuori non l’ho mai fatto. È l’idea di avere qualcosa da fare, vedere che posso riuscire in cose che prima pensavo non avrei mai saputo fare e non avrei mai fatto.

Una sensazione che la stessa promotrice Di Lorenzo raccoglie: “Ho avuto modo di parlare anche con i ragazzi direttamente coinvolti, li vedo molto motivati. L'idea che siano loro a realizzare degli spazi dove altri bambini possano stare bene è stimolante. Quindi sono anche loro che ci danno la spinta per andare avanti.”

Oltre all’attività di orticoltura terapeutica, l’amministrazione prevede un’altra attivazione sul territorio, per il nuovo Polo scolastico 0-6 del Capoluogo che aprirà per l’anno 2026/2027.Si tratta di una collaborazione con i ragazzi dell'Istituto Penale per Minorenni che va a valorizzare l'aspetto estetico attraverso delle opere d'arte.” specifica l’assessore. Ma l’idea è di non fermarsi qua. Per il sindaco l’auspicio è di “Provare a dare continuità al progetto negli anni, sfruttando le occasioni che si presenteranno per le opere a Montespertoli. E soprattutto speriamo che qualche altra amministrazione toscana ci segua e affronti questa difficoltà di collaborazione tra IPM e amministrazioni pubbliche.

Alice Nanni

Exit mobile version