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600mila euro di risarcimento per la pronipote di un deportato montelupino

La pronipote di una vittima della ferocia nazifascista ha vinto la causa contro la Germania, ottenendo un risarcimento di 600mila euro comprensivi di spese legali. Si tratta di una familiare di Gianni Sanzio, deportato tra il 7 e l'8 marzo 1944 da Montelupo, dove viveva e lavorava come parrucchiere.

Sanzio aveva 50 anni. Con una trappola i fascisti lo portarono via e i nazisti lo trasferirono a Mauthausen e poi a Hartehim dove morì il 21 ottobre. Fu uno dei deportati di Montelupo.

Stando a Il Tirreno la barberia di Sanzio era ritrovo di antifascisti, nel retrobottega si svolgevano discussioni e si ascoltavano Radio Londra e Radio Barcellona.

Ora sarà il Fondo ristori, istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, a liquidare la somma una volta diventata definitiva la sentenza contro la Germania per crimini di guerra e contro l'umanità.

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